La ricevuta fiscale è un documento che deve essere rilasciato da alcune categorie di esercenti per l’avvenuta vendita di un prodotto o di una prestazione.
Il documento fiscale in realtà sono dei blocchetti, o dei fogli A4 con numero progressivo, che possono essere acquistati presso alcuni rivenditori autorizzati, ai quali è possibile comunicare il proprio numero di partita IVA e la visura camerale per ricevere il blocco con intestazione precompilata.
Ogni blocchetto fiscale è composto da un certo numero di fogli in coppia: il primo deve essere consegnato al destinatario della ricevuta (solitamente dopo l’avvenuto pagamento), la seconda, riconoscibile dalla carta carbone, deve essere consegnata a chi si occupa della contabilità.
Vediamo quali sono i dati necessari per la creazione di una ricevuta fiscale.
Se si tratta di prestazioni non imponibili di IVA, è necessario apportare una marca da bollo da 2 Euro che è possibile addebitare come costo al cliente.
Molto spesso si tende a confondere il documento fiscale da quello non fiscale.
Mentre la prima è un documento valido ai fini iva, ed è quindi obbligatoria per tutti i cosiddetti commercianti al minuto; la seconda non è obbligatoria per legge ma viene spesso utilizzato in caso di compra vendita per attestare che il debitore ha provveduto al pagamento del bene acquistato.
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