Il break even point (punto di pareggio) è una metodologia analitica che mette in relazione i costi fissi, i costi variabili e i volumi di produzione di un’azienda. L’analisi mostra qual è il punto di equilibrio tra i ricavi totali e i costi totali e quindi quando un’attività produttiva è in perdita o sta ottenendo un utile.
Dal punto di vista grafico si tratta di un semplice asse cartesiano che ha nella dimensione verticale le entrate e le uscite di denaro e nell’asse orizzontale i volumi di produzione (le quantità di prodotto/servizio).
Di Fabrizio Avantaggiato – opera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento
Ogni azienda deve affrontare determinati costi fissi, come ad esempio il costo dell’immobile per le attività di produzione, che non hanno variazione economica ma che vanno saldati a prescindere dalla capacità produttiva dell’azienda.
Ovviamente al crescere della produzione aumenteranno anche i costi variabili, come ad esempio lo sfruttamento (e quindi il pagamento) di energia elettrica, l’acquisto di semilavorati, etc.
Teniamo ben presente questo aspetto poiché ci aiuterà a capire come calcolare il break even point della nostra azienda.
La curva del ricavo totale cresce in relazione ai volumi di prodotto venduto fino ad incrociarsi con i costi totali (la somma di costi fissi e costi variabili). Il Break even point è il punto in cui ricavi e costi sono uguali e quindi non v’è nessuna perdita e nessun utile per l’azienda.
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Nel lato destro del punto di pareggio troviamo le perdite poiché la crescita della curva dei ricavi non è stata abbastanza ampia da coprire quella dei costi totali.
Nel lato sinistro, in alto, troviamo invece il profitto in quanto la curva dei ricavi supera il punto di pareggio.