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Che cos'è il QR Code?

Il QR Code (Quick Response Code) è un codice a barre bidimensionale.

Ha una forma quadrata composta da moduli neri disposti in uno schema bianco: 29×29 quadratini per 48 caratteri alfanumerici; il codice viene utilizzato per memorizzare informazioni destinate alla lettura veloce da parte di dispositivi mobili.

È un crittogramma che può contenere:

  • 7.089 caratteri numerici;
  • 4.296 caratteri alfanumerici;
  • 2.953 byte (codice binario a 8 bit);
  • 1.817 caratteri tra Kanji e Kana;

Ha i seguenti livelli di sicurezza per la correzione degli errori:

  • L: 7% delle parole può essere ripristinato;
  • M: 15% delle parole può essere ripristinato;
  • Q: 25% delle parole può essere ripristinato;
  • H: 30% delle parole può essere ripristinato;

Come nasce

L’esigenza che portò allo sviluppo del QR Code nasce in Giappone negli anni ’60, epoca di forte espansione economica.

Con il diffondersi dei supermercati, per velocizzare la fase di digitalizzazione del prezzo, all’epoca manuale su tastierino alfanumerico, si decise di sviluppare il sistema dei codici a barre.

I primi codici a barre contenevano solo 20 caratteri alfanumerici.

L’idea rivoluzionaria arrivò nel 1994 dalla Denso Wave Corporation, allora divisione della Denso Corporation, che in fase di sviluppo integrò i caratteri alfanumerici con la capacità di codifica dei caratteri Kanji e Kana.

La sfida di integrazione fu risolta aggiungendo informazioni posizionali che indicavano l’esistenza di un codice da leggere ad alta velocità; la velocità era una prerogativa del progetto.

Trovata la prima soluzione, fu necessario rendere unici i singoli codici, per evitare errori nella lettura delle informazioni.

Da un’indagine svolta nell’ambito dell’editoria, si individuò per la formazione degli schemi di rilevamento, un rapporto ottimale tra aree nere e bianche e la forma quadrata: Il risultato ha portato alla progettazione di un dispositivo capace di leggere ad altissima velocità.

Fu applicato in vari settori a partire da quello automobilistico per gli apparecchi Kanban nonché:

  • 1987: divenne uno standard AIM come strumento per l’identificazione automatica;
  • 1999: è stato approvato come standard JIS come codice 2D per le transazioni dei moduli standard EDI della Japan Automobile Manufacturers Association;
  • 2000: è stato approvato come standard ISO;
  • 2002: uscita sul mercato dei primi dispositivi mobili con la funzione di lettura per il QR Code;
  • 2004: è stato sviluppato il micro QR Code e divenne uno standard JIS;
  • 2005: è stato sviluppato il progetto Semapedia che permette di collegare i luoghi fisici e Wikipedia attraverso il QR Code;
  • 2007: il gruppo Per Shop Boys usò il QR Code per il download del loro singolo e nel video clip permetteva di essere indirizzati direttamente sul sito e in alcuni casi anche sui loro impegni politici nei confronti dell’allora governo Inglese;
  • 2008: è stata evoluta la versione rettangolare del QR Code: successivamente al 2008 è stato sviluppato il SQRC (Secret function equipped QR Code) che ha la capacità di trasmettere informazioni private e pubbliche;
  • 2009: l’artista Takashi Murakami insieme all’agenzia creativa SET ha creato l’opera Design QR con le immagini pattern di Louis Vitton, il codice rimandava al sito giapponese di Louis Vitton;
  • 2010: Kylie Minogue utilizza il codice nel video del singolo All the Lovers e una volta letto compariva la parola love;
  • 2012: vincitore del premio Good Design Award per la categoria Media for Industry;
  • 2014: è stato sviluppato il FrameQR che integra immagini/foto con il QR Code;
  • 2015: è stato reso standard per la NTT Docomo per uso nel settore del marketing.

Il QR Code e la fattura elettronica

L’obbligo di fatturazione elettronica ha introdotto ulteriori novità tecnologiche tra cui il QR Code per la fatturazione elettroniche; il codice aggiunge un nuovo sistema di comunicazione dei dati relativi alla propria partita IVA.

Per la generazione del Qr Code è necessario accedere al proprio cassetto fiscale in Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate tramite una delle modalità disponibili:

  • Spid;
  • CNS – Carta Nazionale dei Servizi;
  • Credenziali Entratel o Fisconline.

All’interno del portale Fatture e Corrispettivi, sarà possibile generare un codice a barre bidimensionale da mostrare ai fornitori tramite dispositivo mobile o su carta.

Il codice può essere generato, su delega del contribuente, anche da un intermediario, può essere salvato in formato PDF e stampato o memorizzato sul proprio telefono cellulare.

Il QR Code generato conterrà:

  • le informazioni anagrafiche, aggiornate all’ultima variazione presente in Anagrafe Tributaria, della Partita IVA consultata;
  • il codice di identificazione del canale di trasmissione accreditato nel SdI (Sistema Di Interscambio), ovvero l’indirizzo PEC o il Codice Destinatario SdI scelto per la ricezione delle fatture elettroniche;

In caso di assenza di scelta di comunicazione del canale SDI o indirizzo PEC, viene valorizzato con 0000000 il campo SDI.

Con il Qr Code, il fornitore, al momento della predisposizione della fattura, potrà acquisire in automatico i dati fiscali del Cliente in modo veloce e senza il rischio di commettere errori nella creazione ed emissione della fattura.

Per la scansione del Qr code è possibile utilizzare l’app di FatturAE, sviluppata dall’Agenzia delle Entrate, o una qualsiasi app di lettura QR Code che è possibile trovare negli store Google e Apple.