L’acronimo B2C (business to consumer) sta a rappresentare le relazioni che le imprese commerciali hanno con il consumatori diretti che acquistano beni e/o servizi. Vendita al dettaglio.
E’ sovente utilizzare questo acronimo per gli scambi che avvengono nel commercio elettronico anche se ultimamente viene utilizzata anche in rappresentanza per tutte le attività di vendita al dettaglio anche non avendo un e-commerce.
Alcuni vantaggi della B2C possono essere i seguenti:
Esso tende ad essere di breve durata e molto meno complesso se lo confrontiamo al processo di vendita tra aziende dove entrano in gioco relazioni di trattativa che ne allungano i tempi.
In questo contesto il consumatore può solo acquistare senza poter scendere a trattativa.
A differenza del B2B dove la comunicazione è molto formale e si limita nella descrizione tecnica dei prodotti quindi nello spiegare sostanzialmente i costi/benefici aziendali.
Nel B2C invece la comunicazione è decisamente informale e si predilige l’idea di sogno, di una realtà alternativa ma con aspetti reali.
Attualmente alcuni leader del commercio elettronico sono Amazon, Alibaba Group con AliExpress e Taobao, eBay, Rakuten, JD.com.
Se invece vediamo il commercio per la vendita al dettaglio in Italia possiamo prendere imprese nella GDO (Grande Distribuzione Organizzata) che in questi anni hanno aperto un proprio marketplace e/o che si sono appoggiati a delle piattaforme marketplace come ad esempio Amazon e/o eBay.
Parliamo ad esempio di LaFeltrinelli, Mondadori, Mondo Convenienza, FootLocker, Illy, Nike, Adidas, The North Face.
Ma ci sono anche piccole realtà che prediligono un mercato di nicchia.
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