L’OIC (Organismo Italiano di Contabilità) è nato dall’esigenza di costituire uno standard alla base dei Principi Contabili Nazionali.
L’OIC è una fondazione composta dai:
Nel suo statuto troviamo anche i Ministeri della Giustizia e dell’Economia e delle Finanze e le Autorità Regolamentari di Settore (Banca d’Italia, Consob e ISVAP).
La struttura dell’OIC è formata da:
Il Consiglio di Sorveglianza ha la funzione generale di indirizzo e di controllo dell’attività dell’organismo; nomina il Presidente ed i membri del Consiglio di Gestione; approva obiettivi, programmi e le linee di indirizzo, il budget e il bilancio della Fondazione; esprimere valutazioni ed indirizzi su questioni di rilevanza strategica.
Il Consiglio di Gestione svolge l’attività tecnica e gestoria della Fondazione; emana i Principi contabili nazionali, definisce la posizione da assumere in tema di Principi contabili internazionali, propone al Consiglio di Sorveglianza le linee di indirizzo nell’attività di impulso e collaborazione nei confronti degli organismi preposti alla redazione dei principi contabili internazionali.
Il Collegio dei Revisori vigila sui principi per una corretta amministrazione; accerta la regolare tenuta della contabilità; la corrispondenza del bilancio alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; l’osservanza dei principi di redazione del bilancio.
Nell’ambito della ragioneria e delle discipline economiche e aziendalistiche italiane, i principi contabili nazionali, emanati dall’OIC, costituiscono il riferimento normativo fondamentale per la prassi contabile standard adottata dalla legislazione italiana per la redazione del bilancio di esercizio.
Essi sono sottoposti a confronto con i IAS/IFRS (Principi Contabili Internazionali), emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board), costituenti il primo tentativo di standardizzazione mondiale delle regole contabili.
La Comunità Europea si è resa conto della necessità di creare un linguaggio contabile comunitario per le imprese che operano nell’Unione.; questa armonizzazione delle regole contabili ha rappresentato uno dei principali obiettivi della Comunità Europea per agevolare lo sviluppo e l’efficienza dei suoi mercati finanziari.
La scarsa comparabilità dei bilanci limita la possibilità di investimento degli operatori economici; questa condizione è nata dai differenti principi contabili di ciascun Paese membro, di fatto un freno che causa uno scarso grado di confrontabilità dei bilanci delle imprese europee,
La Comunità Europea ha deciso di introdurre progressivamente i Principi contabili internazionali IAS/IFRS dello IASB (International Accounting Standard Board) all’interno di ciascun Paese che,si è reso conto del problema, ha deciso di affidarsi ad un gruppo di regole contabili organiche, coordinate e riconosciute a livello internazionale.
Il D.Lgs. n. 38/2005 ha introdotto l’applicazione dei Principi Contabili Internazionali solo per la scrittura del Bilancio:
La scrittura del Bilancio d’esercizio (artt. 2423 e 2435 ter del CC) si compone dallo Stato patrimoniale (cc 2424), dal Conto economico (cc 2425), dal Rendiconto finanziario (art. 6 comma 2 lett. a) D. lgs. 18 agosto 2015 n. 139) e dalla Nota integrativa (cc 2427).
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