La fattura omaggio è un documento che ha una fiscalità particolare e, quindi si distingue da una normale fattura. Esistono nel dettaglio due casi diversi di fiscalità relativi ad una fattura omaggio:
Prima di vedere come si emette chiariamo la differenza tra questi due casi. Nel primo caso rientrano i prodotti o i servizi che non fanno parte del business dell’impresa (produzione e commercio); i quali non devono superare l’importo 50€ iva inclusa e per i quali non deve essere stata operata, ad esempio al momento dell’acquisto, la detraibilità dell’imposta IVA.
Nel secondo caso, quindi, rientrano gli oggetti legati all’attività dell’impresa, i quali vengono prodotti e/o venduti per finalità commerciali.
Vediamo ora come emettere fattura omaggio di un prodotto realizzato o commercializzato dall’impresa.
Bisogna innanzitutto considerare che tale omaggio è rilevante ai fini dell’Iva ed è quindi obbligatorio emettere fattura.
Il cliente che riceve il bene in omaggio è tenuto al solo pagamento dell’imposta, l’impresa dovrà creare una fattura e stornare l’imponibile lasciando l’iva visibile in fattura.
Tuttavia l’azienda che effettua la cessione gratuita del bene ha la facoltà di:
Diverso il discorso per i campioni omaggio ai quali non viene applicata l’Iva purché abbiano alcuni requisiti:
Per quanto riguarda i prodotti o servizi non legati all’attività produttiva e/o commerciale dell’impresa gli omaggi vengono gestiti e fatturati diversamente.
Tali cessioni sono sempre escluse da importo iva, quindi la fatturazione non è obbligatoria.
Naturalmente tali movimenti devono essere registrati attraverso un documento di trasporto (DDT), o simili, con specifica causale e dati del destinatario in modo che sia possibile verificare la connessione con l’acquisto al fine di controllo da parte degli enti preposti.
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