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PEF

Piano Economico e Finanziario

Bilancio preventivo pluriennale

È un documento utilizzato per la rappresentazione dei dati economici e finanziari di un business plan (relativo ad uno specifico progetto o ad una intera impresa per un determinato arco temporale) ed ha lo scopo di fornire una rappresentazione della redditività di un progetto (ricavi meno costi previsti) e la sostenibilità finanziaria (copertura dell’investimento con le entrate generate dal progetto).

In sostanza la redazione del PEF (Piano Economico e Finanziario) consente di definire l’utile dell’azienda, i margini sulle vendite dei nostri prodotti e servizi, i costi fissi che dobbiamo coprire con i margini sulle vendite, l’impatto degli ammortamenti sui ricavi, l’impattano gli oneri finanziari sui ricavi e l’impattano gli altri costi (ad esempio costi straordinari) sui ricavi.

I dati economici e finanziari, nel caso in cui si decida di sviluppare un business plan per uno specifico prodotto e/o sevizio, sono presenti nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel rendiconto finanziario.

Ricordiamo che se il conto economico viene presentato nel business plan in realtà si tratta di un conto economico non riclassificato (conto economico del bilancio che risponde a criteri di legge) perché si applicano riclassificazioni diversa che si relaziona al criterio di visibilità e comprensione con l’obiettivo di monitorare i dati e la marginalità dell’azienda perché non sono visibili in un bilancio quindi solo riclassificando i dati di costo e ricavo è possibile ricostruire le marginalità dell’azienda.

Il PEF (Piano Economico e Finanziario) si compone di tre prospetti:

  • Conto economico: contiene i ricavi, di ogni singolo periodo, ai quali si sottraggono i costi fissi e costi variabili previsti fino ad ottenere l’utile netto;
  • Rendiconto finanziario* (Piano Finanziario): le entrate e le uscite collegate all’incasso dei ricavi e al pagamento dei costi, oltre che ad altre operazioni, come gli apporti di capitale dei soci, il disinvestimento di immobilizzazioni o il rimborso di finanziamenti bancari;
  • Stato patrimoniale: contiene la fotografia del patrimonio aziendale a quella data, vale a dire la composizione ed entità dell’attivo, a cui fa riscontro la composizione e l’entità del patrimonio netto e delle passività aziendali (debiti).

Il PEF (Piano Economico e Finanziario) viene accompagnato da un documento che delinea le assunzionio (dati principali sulla base dei quali si fondano le previsioni di costo, ricavo e finanziari) che hanno portato alla sua redazione.

Il documento è valido dal momento del primo investimento e si sviluppa fino alla conclusione del progetto o, in caso di progetti a tempo indeterminato, almeno fino al momento in cui le entrate del progetto hanno coperto interamente il capitale investito.

Un KPI (Key Performance Indicators) valutativo sulla sostenibilità del PEF (Piano Economico e Finanziario) è il VACC (Weighted Average Cost of Capital), ovvero il costo medio ponderato del capitale investito e consente di misurare l’incidenza dei debiti ed il costo reale dei prestiti o della raccolta attraverso il capitale proprio per finanziare il progetto.

La formula per calcolare il VACC (Weighted Average Cost of Capital) è: WACC (%) = [(Cp/Cc) * y] + [(Cd/Cc) * b(1-Af)].

Dove il Cp corrisponde al Capitale proprio (); il Cd al Capitale di debito () e il Cc al Capitale complessivo () mentre y corrisponde al tasso di rendimento richiesto/atteso del capitale proprio (), b al tasso di rendimento richiesto/atteso del capitale debito (%) e Af all’Aliquota fiscale (%).

È possibile asseverare (certificazione) il PEF (Piano Economico e Finanziario) da un ente terzo (società di revisione o un perito) rispetto all’impresa realizzatrice del progetto o al destinatario del progetto (ad esempio un ente pubblico) che lo attestano dopo aver effettuato una apposita analisi che il piano è stato redatto secondo i principi contabili.