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Stato patrimoniale

Stato patrimoniale civilistico

In contabilità, è uno dei documenti che compongono il bilancio d’esercizio (art. 2423 del c.c.) che registra il valore di cespiti, passività e capitale netto alla chiusura del bilancio aziendale.

Gli altri documenti del bilancio d’esercizio sono il conto economico, il rendiconto finanziario e la nota integrativa.

Viene assunta l’accezzione civilistica se lo schema di redazione del bilancio si basa su quello del codice civile (art. 2424) e sono due formati:

  • bilancio abbreviato;
  • bilancio ordinario.

Il bilancio abbreviato è un bilancio semplificato rispetto all’ordinario perché contiene informazioni più sintetiche e non prevede la redazione del rendiconto finanziario.

Per poter redigere un bilancio abbreviato bisogna rispettare i seguenti parametri e non superare due dei tre limiti, sotto indicati, per due esercizi consecutivi:

  • totale dell’attivo dello stato patrimoniale: < 4.400.000 €;
  • ricavi delle vendite e delle prestazioni: < 8.800.000 €;
  • media degli occupati durante l’esercizio: < 50 unità.

Ora facciamo una tabella riepilogativo dei parametri sopra indicati con dei confronti sui documenti da presentare:

---BILANCIO ORDINARIOBILANCIO ABBREVIATOBILANCIO MICRO-IMPRESE
Totale attivo> 4.400.000 €< 4.400.000 €< 175.000 €
Ricavi> 8.800.000 €< 8.800.000 €< 350.000 €
N. dipendenti> 50< 50< 5
Stato patrimonialesiForma abbreviataForma abbreviata
Conto economicosiForma abbreviataForma abbreviata
Rendiconto finanziariosiNoNo
RNota integrativasiNoNo

Nel bilancio abbreviato si devno presentare i seguenti documenti in formato semplificato (art. 2435-bis del c.c.):

  • stato patrimoniale abbreviato;
  • conto economico abbreviato;
  • nota integrativa abbreviata.

Nel bilancio ordinario lo stato patrimoniale accoglie le attività e le passività positive dell’azienda:

ATTIVOPASSIVO
A. Crediti verso sociA. Patrimonio netto
B. ImmobilizzazioniB. Fondi per rischi ed oneri
C. Attivo circolanteC. TFR
D. Ratei e riscontiD. Debiti
---E. Ratei e risconti

Ora approfondiamo le voci presenti nella colonna dell’attivo:

  • A. Crediti verso soci: devono essere inseriti i versamenti ancora dovuti indicando, in modo separato, la parte già richiamata;
  • B. Immobilizzazioni: il leasing finanziario (locazioni finanziarie) deve essere indicato separatamente:
    • I. Immateriali:
      • 1) costi impianto e di ampliamento;
      • 2) costi di sviluppo:
      • 4) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno:
      • 4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
      • 5) avviamento;
      • 6) immobilizzazioni in corso e acconti;
      • 7) altre;
    • II. Materiali:
      • 1) terreni e fabbricati;
      • 2) impianti e macchinari;
      • 3) attrezzature industriali e commerciali;
      • 4) altri beni;
      • 5) immobilizzazioni in corso e acconti;
    • III. Finanziarie (per ciascuna voce dei crediti indicare separatamente gli importi esigibili entro l’esercizio succesivo):
      • 1) Partecipazioni in:
        • a. imprese controllate;
        • b. imprese collegate;
        • c. imprese controllanti;
        • d. imprese sottoposte al controllo delle controlanti;
        • d bis. altre imprese;
      • 2) Crediti in:
        • a. imprese controllate;
        • b. imprese collegate;
        • c. imprese controllanti;
        • d. imprese sottoposte al controllo delle controlanti;
        • d bis. altre imprese;
      • 3) Altri titoli;
      • 4) Strumenti finanziari derivati attivi;
  • C. Attivo circolante:
    • I. Rimanenze in:
      • 1) materie prime, sussidiarie e di consumo;
      • 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;
      • 3) lavori in corso su ordinazione;
      • 4) prodotti ifniti e merci;
      • 5) *acconti**;
    • II. Crediti (per ciascuna voce dei crediti indicare separatamente gli importi esigibili entro l’esercizio succesivo):
      • 1) verso clienti;
      • 2) verso imprese controllate;
      • 3) verso imprese collegate;
      • 4) verso controllanti;
      • 5) verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
      • 5 bis) crediti tributari;
      • 5 ter) imposte anticipate;
      • 5 quater) verso altri;
    • III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni:
      • 1) partecipazioni in imprese controllate;
      • 2) partecipazioni in imprese collegate;
      • 3) partecipazioni in imprese controllanti;
      • 4) partecipazioni in imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
      • 5) altre partecipazioni;
      • 6) strumenti finanziari derivati attivi;
      • 7) altri titoli;
    • IV. Disponibilità liquide:
      • 1) depositi bancari e postali;
      • 2) ssegni;
      • 3) denaro e valori in cassa;
  • D. Ratei e risconti.

Ora elenchiamo le singole voce presenti nella colonna del passivo:

  • A. Patrimonio netto:
    • I. Capitale;
    • II. Riserva da sopraprezzo delle azioni;
    • III. Riserva di rivalutazione;
    • IV. Riserva legale;
    • V. Riserve statuarie;
    • VI. Altre riserve distintamente indicate;
    • VII. Riserve per operazioni di copertuta dei flussi finanziari attesi;
    • VIII. *Utili (perdite) portati a nuovo;
    • IX. Utile (perdita) dell’eserzio;
    • X. Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio;
  • B. Fondi per rischi e oneri:
    • 1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili;
    • 2) per imposte nahce differite;
    • 3) strumenti finanziari derivati passivi;
    • 4) altri;
  • C. TFR (Trattamnto di Fine Rapporto) per lavoro subordinato:
  • D. Debiti (per ciascuna voce dei crediti indicare separatamente gli importi esigibili entro l’esercizio succesivo):
    • 1) Obbligazioni;
    • 2) Obbligazioni convertibili;
    • 3) Debiti verso soci per finanziamenti;
    • 4) Debiti verso banche;
    • 5) Debiti verso altri finanziatori;
    • 6) Acconti;
    • 7) Debiti verso fornitori;
    • 8) Debiti rappresentati da titoli di credito;
    • 9) Debiti verso imprese controllate;
    • 10) Debiti verso imprese collegate;
    • 11) Debiti verso controllanti;
    • 11 bis) Debiti verso imprese sotoposte al controllo delle controlanti;
    • 12) Debiti tributari;
    • 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale;
    • 14) altri debiti;
  • E. Ratei e Risconti.

Un best pratice per la redazione dello stato patrimoniale è quello di tabellare tutte le voci in modo da confrontare tra di loro le voci presenti nell’attivo con le loro rispettive del passivo.

Al seguente collegamento puoi scaricare un modello base: stato patrimoniale.