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Capitale di debito

È una porzione del capitale di un’impresa (l’insieme dei beni, materiali o immateriali, a disposizione dell’azienda in un dato momento) costituito dai crediti concessi da soggetti terzi (ad esempio banche e istituti finanziari) ed è una fonte di finanziamento primaria (risorse finanziarie che le imprese hanno a disposizione per acquisire fattori produttivi) che ha un impatto sul bilancio aziendale.

Il capitale di debito comprende i:

  • debiti di regolamento (di natura operativa o di funzionamento): debiti concessi dai fornitori (ad esempio dilazioni di pagamento);
  • debiti di finanziamento (di natura finanziaria): prestiti bancari, i mutui, gli scoperti di conto corrente e i prestiti obbligazionari (comporta la restituzione entro una certa scadenza con l’aggiunta degli interessi bancari) e si divide in base alla sua durata:
    • capitale di debito a breve termine (ad esempio un fido bancario valido per 18 mesi);
    • capitale di debito a medio-lungo termine (mutuo per acquistare macchinari).

Il capitale di debito è di supporto alla tesoreria (totale delle risorse finanziarie liquide o immediatamente mobilizzabili dall’azienda) aiutandola ad equilibrare il cash flow (flusso di cassa) dell’azienda e non rientra nel patrimonio aziendale (insieme di beni a disposizione in un dato momento volti a raggiungere gli obiettivi).

A differenza del capitale di rischio il capitale di debito rappresenta un rischio per l’azienda (rischio di un indebitamento troppo grande) e può compromettere la stabilità aziendale (perché di fatto appartiene a chi ha concesso il credito) mentre il capitale di rischio è la quantità economica di partecipazione alla società da parte dei soci per affrontare, ad esempio, l’eventuale indebitamento.

La redditività del capitale di debito, che è un costo (ad esempio la liquidità che arriva dalle banche dovrà essere restituita con fli interessi, pertanto il valore del debito sarà maggiore del valore del credito ricevuto), ha un impatto sulla redditività aziendale (indicatore finanziario che misura la capacità di generare profitti rispetto ai costi sostenuti per produzione) analizzabile tramite l’indice di bilancio del ROD (Return on Debts) che, molto può, dirci sulle scelte strategiche di un’impresa sul piano dell’indebitamento.

il costo dell’indebitamento è dato dal valore del ROD (Return on Debts), determinato dal rapporto di tutti i finanziamenti ricevuti (banche, istituti di credito e soggetti terzi) per tutti gli oneri finanziari (interessi passivi e altri eventuali costi di gestione), e che, idealmente, dovrebbe essere sempre inferiore (se costo dell’indebitamento è superiore al ROI lo situazione risulta allarmante e merita una gestione più accurato del capitale di debito) al ROI (Return on Investiment).