Azienda
Il termine viene utilizzato, nel diritto, per identificare l’insieme patrimoniale di tutti i diritti e rapporti legali posseduti da un imprenditore nell’esercizio dell’attività commerciale, costituendo una universalità patrimoniale (pluralità di beni materiali, immateriali e/o diritti che, pur essendo individualmente distinti, sono considerati come un tutto unico da un punto di vista giuridico. Questa nozione si distingue in universalità di fatto e universalità di diritto).
In ambito dell’economia aziendale, il termine viene utilizzato per indicare lo strumento (organizzazione) per produrre e consumare beni adatti a soddisfare i suoi bisogni e quello dei suoi clienti per questo viene intesa come un’organizzazione (beni e capitale umano) strutturata (organizzazione aziendale) e amministrata (amministrazione aziendale o governance) dal management aziendale.
le aziende possono appartenere ad uno dei seguenti settori del sistema economico:
- settore primario: tutte le attività che sfruttano le risorse naturali per produrre materie prime (ad esempio l’agricoltura, l’allevamento, la pesca, la silvicoltura e l’estrazione mineraria);
- settore secondario: raggruppa tutte le attività che trasformano le materie prime in prodotti finiti (ad esempio l’industria e l’artigianato);
- settore terziario: tutte le attività che forniscono servizi, sia pubblici che privati (ad esempio di natura commerciale, finanziaria, di trasporto, comunicazione, sanità, istruzione, assistenza sociale, ecc.).
Esistono le seguenti categorie di azienda:
- azienda di erogazione: sono aziende (ad esempio a gestione famigliare, le associazioni private e parte della pubblica amministrazione) che erogano e consumano beni e servizi senza fini di lucro soddisfando direttamente i bisogni umani;
- aziende produttrici: sono le aziende che acquisiscono e producono beni e servizi per fini di lucro soddisfando, in maniera indiretta, i bisogni umani e si distinguono in:
- aziende a produzione diretta: sono quelle imprese produttrici con processi di trasformazione fisico-tecnica della materia;
- aziende a produzione indiretta: sono quelle imprese produttrici senza processi di trasformazione visibile della materia;
- aziende di servizi: non producono beni perché agevolano lo svolgimento di altre attività;
- aziende composte: perché hanno processi di erogazione (azienda di erogazione) e di produzione (aziende produttrici) e tra le aziende composte abbiamo:
- aziende composte pubbliche: aziende create per emanazione di una legge o da un enti pubblico;
- aziende figurativamente di erogazione: sono organizzazioni senza fini di lucro e perseguono scopi di espansione o economici finalizzati all’arricchimento o al rafforzamento degli stakeholders come le “aziende produttrici”.
Le aziende possono essere classificate secondo vari criteri come ad esempio in relazione al fine, alla natura, in relazione al soggetto economico (ad esempio imprenditore, pubblica amministrazione, ecc.), al soggetto giuridico (ad esempio società, holding, ecc.), alla dimensione. Nello specifico:
- Classificazione in relazione alla natura:
- azienda familiare: non sono le imprese familiari (istituzione economica che impiega membri della stessa famiglia e che è volta a produrre reddito) perché perseguono i loro obbiettivi tramite “valori non economici” (ad esempio l’assistenza reciproca e i sentimenti) e “valori economici” (ad esempio i consumi, gli investimenti e il risparmio);
- azienda pubblica: soddisfano i bisogni pubblici e, inoltre, crea, accresce e distribuisce valore per la collettività e per gli stakeholder (ad esempio i fornitori, i dirigenti, i dipendenti pubblici, i clienti e i concorrenti);
- azienda di produzione: come obbiettivo primario produce e distribuisce ricchezza e come obbiettivo secondario persegue il soddisfacimento dei bisogni, operando in un’economia di mercato, sono soggette al rischio del “capitale investito” e possono essere classificate in base al “settore economico” (“settore primario”, “settore secondario” o “settore terziario*”);
- azienda commerciale: rientrano nelle “aziende produttrici” ma non producono perché acquistano prodotti finiti per poi rivenderli e/o a volte connettono altre aziende;
- azienda non profit (azienda non lucrativa): non hanno fini di lucro soggettivo pur potendo realizzare dei risultati economici e finanziari positivi (possono svolgere l’attività commerciale inerente all’oggetto sociale purché essa sia solo marginale o rientri all’interno di finalità di utilità sociale), questi non vengono distribuiti al “soggetto economico”;
- aziende mutualistiche (comprendono cooperative, società di mutua assicurazione): hanno come scopo principale la mutualistica fornendo beni o servizi o lavoro direttamente ai soci, in modo più vantaggioso rispetto alle condizioni del mercato. Le attività che possono essere svolte in forma cooperativistica comprendono: consumo, produzione, lavoro agricolo, edilizia, trasporti, pesca, economia sociale;
- aziende tra più soggetti: sono aziende composte da più soggetti (ad esempio i consorzi, le imprese organizzate in filiera, i gruppi di imprese, i grossi contratti di cooperazione tra associazioni e in senso molto ampio i distretti);
- Classificazione in relazione al soggetto economico (il soggetto economico è la persona, o il gruppo di persone, che di fatto ha o esercita il potere decisionale nell’azienda) che può essere:
- azionisti o soci di maggioranza;
- manager o dirigenti;
- lavoratori dipendenti e autonomi;
- fornitori;
- finanziatori e istituti di credito;
- amministrazione finanziaria o Erario;
- clienti;
- concorrenti.
- Classificazione in relazione al soggetto giuridico e si distingue in:
- l’imprenditore con la sua impresa individuale, in cui soggetto economico e soggetto giuridico coincidono;
- le società in cui due o più persone svolgono un’attività economica (e i due soggetti sono distinti). Alla base della società c'è sempre un contratto che sancisce:
- l'accordo tra due o più persone (fisiche o giuridiche) dette soci;
- il conferimento di beni nella società da parte dei soci.
- Classificazione in relazione alla dimensione (ad esempio il fatturato, il numero di dipendenti, il bilancio, il valore aggiunto)
- piccola impresa (e micro);
- media impresa;
- grande.
Quando si inizia una nuova attività d’impresa si parla di avviamento aziendale assia quelle attività immateriali che acquisiscono un valore potenziale in relazione al loro futuro profitto (produzione di lucro) tramite i cespiti dell’azienda stessa.
L'avviamento aziendale può essere “positivo” (goodwill) o negativo (badwill) e registrato in bilancio nello stato patrimoniale rispettando l’OIC (Organismo Italiano Contabilità).