ROT
Return of Tournover
Tasso di rotazione del capitale investito
È un acronimo utilizzato per indicare una misura economica (indice) che esprime la capacità del capitale investito di trasformarsi (tournover) in ricavi ossia quante volte il capitale investito si trasforma in vendite per ogni anno amministrativo (ad esempio l’aumento delle vendite aumenterà il tasso di rotazione).
Il ROT (Return of Tournover) si calcola dividendo il ROS (Return on Sales) con il ROI (Return on Investement) ossia l’ammontare totale delle risorse finanziarie impiegate per l’attività (capitale immobilizzato e capitale circolante).
L’indice consente di valutare la dinamicità dell’impresa sul mercato; più è alto l’indice e più l’impresa dimostra di essere dinamica perché riesce più volte a rientrare dell’investimento sostenuto per questo il ROT (Return of Tournover) è direttamente proporzionale all’indice ROS (Return on Sales) ossia il “valore delle vendite”.
Gli indici ROT (Return of Tournover) e ROS (Return on Sales) incidono sul ROI (Return on Investement) ossia il “ritorno sugli investimenti”.
Se gli investimenti presentano un alto tasso di rigidità degli impieghi, le immobilizzazioni prevalgano sull’attivo circolante (imprese industriali) ossia le attività che possono essere trasformate in liquidità entro un anno (come, ad esempio, le scorte di magazzino, i crediti verso clienti e le disponibilità liquide quindi denaro in cassa e conti correnti). Se gli investimenti, invece, presentano un alto tasso di elasticità degli impieghi, l’attivo circolante prevale sull’attivo immobilizzato (imprese mercantili), noto anche come capitale fisso ossia l’insieme dei beni e dei diritti di un’azienda destinati a rimanere a sua disposizione per un periodo medio-lungo (superiore a un anno), utilizzati nel processo produttivo o per altre attività operative, senza essere destinati alla vendita nel breve termine.