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Breve termine

È una locuzione utilizzata nelle operazioni finanziarie e commerciali per indicare la loro durata (18 mesi).

Qui di seguito elenchiamo una serie di prodotti finanziaria nei quali è possibile investire denaro a breve termine; sono esclusi dall’elenco gli investimenti immobiliari che per la loro natura sono operazioni che non hanno tempistiche precise (servono diversi mesi per comprare e altrettanti per vendere) e non offrono garanzia sul guadagno finale.

È possibile investire sui:

  • Buoni fruttiferi postali: sono emessi da CDP (Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.) e garantiti dallo Stato Italiano, non presentano costi di sottoscrizione né di rimborso, godono di una tassazione agevolata, offrono rendimenti piuttosto ridotti;
  • BOT (Buoni Ordinari del Tesoro): sono titoli di debito pubblico emessi dal Tesoro la cui durata può variare dai 3 fino ai 12 mesi e garantiti dallo Stato italiano, godono di una tassazione agevolata, offrono rendimenti piuttosto ridotti o nulli o negativi e vengono calcolati secondo lo scarto di emissione (differenza tra il capitale versato al momento della sottoscrizione e il valore nominale raggiunto dal titolo alla sua scadenza);
  • Certificati di deposito: sono una forma di deposito vincolato emesso dalla banca che dà al titolare il diritto al rimborso del capitale e del relativo interessa una volta raggiunta la scadenza, hanno una durata variabile dai 2 ai 5 anni e, nella maggior parte dei casi, al momento della sottoscrizione l’investitore può scegliere la modalità di liquidazione degli interessi (a scadenza o tramite cedola periodica) e la tipologia di tasso (fisso, variabile, crescente ecc.), non godono di tassazione agevolata;
  • PCT (Pronti Contro Termine): sono contratti piuttosto peculiari nei quali la Banca cede un certo numero di titoli ad un acquirente in cambio di una somma di denaro, e si impegna a riacquistare i titoli ad una data prestabilita (in media da 1 a 3 mesi dalla sottoscrizione), il rendimento si ricava dalla differenza tra il valore dei titoli al momento della stipula e il prezzo che la banca offre per riacquistarli alla scadenza;
  • Obbligazioni garantite (Covered Bond): si differenziano dalle obbligazioni bancarie ordinarie perché, in caso di fallimento della banca emittente è possibile rivalersi su una fetta dell’attivo patrimoniale della banca stessa che viene destinato esclusivamente a questo scopo, assicurandone quindi il rimborso;
  • Fondi comuni monetari: sono una particolare forma dei fondi di investimento collettivo e considerati un importante fornitore di finanziamento a breve termine per l’economia reale costituendo un’opzione piuttosto sicura ma con rendimenti limitati;
  • CFD Trading (Contract Ffor Difference Trading): vale a dire comprare contratti a differenza (il prezzo deriva dal valore di altre tipologie di strumenti d’investimento) attraverso strumenti derivati perché permettono di operare sui movimenti futuri dei prezzi di un mercato senza dover necessariamente possedere l’asset sottostante, sono prodotti a leva finanziaria estremamente rischiosi e destinati ad investitori esperti;
  • ETF (Exchange Traded Funds): sono particolari fondi di investimento a gestione passiva che mirano a replicare l’andamento di un indice o di un asset class, hanno costi di gestione decisamente contenuti e sono estremamente liquidi a fronte di rischi contenuti offrono rendimenti più significativi;
  • Azioni: è la forma più diffusa tra chi cerca profitti importanti nel breve termine, hanno un elevato grado di rischio.