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Bolletta doganale

Bolletta doganale elettronica

La bolletta doganale è una locuzione utilizzata per indicare il documento emesso dall’importatore per la dichiarazione doganale sul trasferimento di beni da un Paese extra UE (non appartiene alla Comunità europea) ad un Paese intra UE (appartiene alla Comunità europea).

La registrazione doganale serve all’importatore per pagare l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) e, successivamente, procedere alla trascrizione sul libro giornale e nei registri IVA.

Le aziende che svolgono l’attività di import/export hanno un proprio cassetto doganale presso la ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) simile al cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate.

All’interno di questo cassetto fiscale è possibile avere:

  • il Prospetto Contabile contenente il codice MRN (Master Reference Number) ed è utile ai fini della detrazione IVA (Imposta sul Valore Aggiunto);
  • il Prospetto di Sintesi che riepiloga i dati salienti della dichiarazione;
  • il Prospetto di Svincolo che consente l’apposizione del visto di uscita a conferma del corretto completamento delle procedure doganali (ad esempio lo sdoganamento che prevede una serie di controlli atti a svincolare la merce dal blocco in dogana) per l’uscita delle merci.

La bolletta doganale elettronica sostituisce in modo definitivo i formulari cartacei (documenti prestampati che contengono campi predefiniti da compilare con informazioni specifiche, spesso utilizzato per semplificare e standardizzare processi che coinvolgono la raccolta di dati o la presentazione di informazioni) per la presentazione e la stampa delle dichiarazioni per l’importazione delle merci.

Il documento viene scritto in XML (eXtensible Markup Language) seguendo il modello EUCDM (EU Customs Data Model).

Il modello EUCDM trasmesso, previa firma digitale, alla ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) è soggetto alla conservato digitale a norma in conformità con le disposizioni del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), delle linee guida di AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) e del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale).