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Bitcoin

È una cripto valuta, una moneta virtuale dietro la quale c’è una rete di computer e non una Banca Centrale come per le valute tradizionali. Rappresenta un sistema valutario internazionale (insieme delle norme e delle istituzioni, definite da trattati internazionali o da convenzioni fra i Paesi partecipanti, che regolano i pagamenti internazionali, i rapporti di cambio fra le valute e le modalità di creazione e utilizzo delle riserve internazionali) con un sistema di pagamento (qualsiasi sistema utilizzato per regolare le transazioni finanziarie attraverso il trasferimento di valore monetario) a livello globale.

La rete P2P (Peer to Peer) consente il possesso e il trasferimento pseudo-anonimo delle monete; i bitcoin possono essere salvati su uno o più dispositivi elettronici (“portafoglio digitale” o “wallet bitcoin”) oppure mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili a una banca.

Nel momento in cui si crea un portafoglio digitale si genera un indirizzo bitcoin (codice alfanumerico tra i 25 e i 36 caratteri) che è l’unico dato da comunicare per ricevere un pagamento.

È possibile ricevere pagamenti più semplicemente attraverso la scansione di codici QR code (Quick Response Code).

Il valore del bitcoin dipende dal rapporto tra domanda e offerta di monete sul mercato:

  • con una domanda alta ed una offerta limitata il prezzo di una cripto valuta sale;
  • con una domanda bassa ed una offerta abbondante il prezzo di una cripto valuta scende.

Il bitcoin è sensibile a cambiamenti nella domanda perché soggetto all’halving (è il codice del protocollo del bitcoin r prevede che vengano “estratti” bitcoin come ricompensa per i “miner”, ossia i soggetti che fanno il “mining”, ma questa ricompensa si dimezza ogni 4 anni) ha un’offerta limitata (21 milioni di unità,) quindi è deflazionario.

Il primo valore economico stimato del bitcoin fu definito da Laszlo Hanyecz (programmatore) che comprò due pizze per 10.000 BTC (10.000 BTC ≈ 41 dollari → 1 BTC ≈ $0.0041), poi venne l’exchange BitcoinMarket.com (marzo 2010) che lo mise sul mercato con un prezzo iniziale di $0.003 per un BTC da qui la cripto valuta cambia il suo valore in base al principio della domanda/offerta fino al 2020. Dal 2020 il bitcoin è diventato un asset finanziario (spesso paragonato all’“oro digitale”, ma in pratica si comporta sempre più come un “asset a rischio”, o “risky asset”, simile alle “azioni tech”) adottato dagli hedge fund (fondi d’investimento) e dalle banche.

Con l'introduzione degli ETF spot sui mercati finanziari a consentito di associare i bitcoin ai mercati azionari e alle sue fluttuazioni (ad esempio le notizie economiche e politiche, i risultati aziendali, il sentiment degli investitori e gli eventi imprevisti).