Bilancia dei pagamenti
È una locuzione utilizzata per indicare uno schema contabile (insieme dei principi, delle regole, del processo e dei documenti mediante i quali si rilevano in via preventiva, concomitante e consuntiva le operazioni di gestione) in cui vengono registra le transazioni economiche (scambio di beni, servizi o attività finanziarie tra due o più soggetti) e le transazioni finanziarie dei residenti di un Paese (persone fisiche e giuridiche) nei confronti del resto del mondo, in un dato periodo di tempo.
In Italia è redatta dalla Banca d’Italia secondo le regole del FMI (Fondo Monetario Internazionale) e si articola nelle seguenti sezioni:
- Conto corrente (Conto delle partite correnti): registro delle “transazioni internazionali” relative a beni e servizi, i redditi da lavoro dipendente e da capitale, i “trasferimenti correnti” (erogazioni di denaro o beni e servizi che non richiedono una controprestazione e sono destinati principalmente al finanziamento delle spese di consumo);
- Conto capitale (Conto dei movimenti di capitale): registro dei “trasferimenti unilaterali” (privati e pubblici) e delle acquisizioni e cessioni di attività non finanziarie e non prodotte;
- Conto finanziario (Conto dei movimenti finanziari): registro degli investimenti diretti, di portafoglio (azioni e quote di fondi comuni, titoli di debito quali le obbligazioni e i titoli di Stato), dei derivati (opzioni, futures, swap, ecc.), delle transazioni finanziarie con l’estero e delle “riserve ufficiali” (attività sull’estero immediatamente a disposizione delle autorità monetarie per finanziare in modo diretto gli squilibri della bilancia dei pagamenti).
In ciascun conto (metodo della partita doppia) si registrano flussi di debiti e crediti (movimenti di denaro in entrata e in uscita legati a debiti e crediti di un’azienda in un determinato periodo) e indicano rispettivamente le uscite (debito, secondo il criterio di cassa) e entrate (criterio patrimoniale) di moneta.