SKU
Stock Keeping Unit
Articolo gestito a magazzino
È un acronimo utilizzato per indicare un codice univoco (sequenza di caratteri alfanumerici) utilizzato per codificare il controllo e la gestione delle scorte di magazzino. È molto diffuso nel retail (vendita di beni o servizi direttamente ai consumatori finali per uso personale) e nell’e-commerce in quanto snellisce le fasi operative migliorando la tracciabilità dei prodotti e le procedure di stoccaggio delle merci in magazzino.
I codici SKU (Stock Keeping Unit) sono generati per le operazioni di fulfillment (insieme dei processi logistici necessari per gestire gli ordini online includendo attività come la ricezione dell’ordine, il “picking” o “prelievo”, il “packing” o “imballaggio” dei prodotti, la spedizione tramite corrieri e la gestione di eventuali resi) in conformità al proprio inventario, alle esigenze dei clienti e dei fornitori per agevolare i flussi di prodotto e la comunicazione tra magazzino e retailer.
Il codice SKU (Stock Keeping Unit) è strutturato per includere le informazioni più rilevanti per catalogare e ubicare il prodotto a livello interno (ad esempio prezzo, marca, genere, packaging, taglia, colore e dimensione) e quelle rivolte utili ai fornitori e i clienti (ad esempio la comunicazione).
Il codice SKU (Stock Keeping Unit) sono molto importanti per la logistica (disciplina che si occupa di descrivere e studiare il trasporto di merce e prodotti) e l’intralogistica (sono i flussi logistici di merci e materiali all’interno dell’area di un’azienda) e per questo è associato al concetto di posizione in magazzino. La posizione in magazzino, specialmente per quei magazzini che ancora presentano una certa complessità, può essere associata anche a più di un codice SKU (Stock Keeping Unit) a differenza del codice a barre, ad esempio il codice “EAN” (European Article Number) o “UPC” (Universal Product Code), identifica in modo univoco e duraturo un solo articolo.
Per i magazzini che non seguono la logistica moderna (disciplina strategica e digitalizzata che gestisce l’intero flusso di beni e informazioni, dalla produzione alla distribuzione finale, per ottimizzare costi, tempi e qualità del servizio) e abusa nell'utilizzo dei codici SKU (Stock Keeping Unit) esiste un reale rischio di SKU proliferation (proliferazione incontrollata di referenze).
Uun maggior numero di referenze significa costi di gestione dell’inventario più elevati o, nei casi peggiori, una saturazione degli scaffali. Per evitare questa situazione ricorrere all’indice di rotazione delle scorte (Costo del Venduto per il Valore Medio delle Scorte) o “indici di rotazione del magazzino”, analisi ABC (Activity Based Costing) e principio di Pareto (regola statistica che osserva che circa il 20% delle cause produce l’80% degli effetti in molti sistemi) o “regola dell’80/20”.