Modello UNICO
Era il principale modello di dichiarazione dei redditi utilizzato in Italia fino al 2017; è stato sostituito dal “Modello Redditi”, ma il termine “UNICO” viene ancora spesso usato nel linguaggio comune.
Il modello UNICO permetteva a imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti di dichiarare in un’unica soluzione:
- i redditi prodotti nell’anno precedente;
- l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto);
- l’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive);
- eventuali imposte sostitutive e “contributi previdenziali” (versamenti obbligatori effettuati dal lavoratore e/o dal datore di lavoro all'ente previdenziale).
Questo modello di dichiarazione dei redditi dovevano compilarlo:
- Titolari di partita IVA (imprese individuali, professionisti e autonomi);
- Chi aveva più tipologie di reddito non gestibili con il modello 730.
Dal 2017 il Modello UNICO ha cambiato nome ed è stato suddiviso in:
- Modello Redditi PF (Persone Fisiche) per liberi professionisti e ditte individuali.
- Modello Redditi SP (Società di Persone).
- Modello Redditi SC (Società di Capitali).
- Modello Redditi ENC (Enti non Commerciali).
È il documento base per i microimprenditori o un liberi professionisti per essere in regola con il Fisco e la versione di riferimento, per loro, è Modello Redditi PF.
La corretta compilazione evita sanzioni e problemi con l’Agenzia delle Entrate per questo è consigliabile affidarsi ad un consulente fiscale (Commercialista, Tributarista, Esperto contabile o Ragioniere), ai centri CAF (Centri di Assistenza Fiscale) o un consulente del lavoro per la compilazione e l’invio soprattutto per gestire, eventualmente, deduzioni, detrazioni e versamenti con gli specifici F24 (F24 Ordinario, F24 Semplificato, F24 Accise).
Molte partite IVA inviano la dichiarazione direttamente tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate come Fisconline (portale web), Entratel (portale web), il desktop telematico o altri software ufficiali.
Esistono anche delle convenzioni che ha stipulato l’Agenzia delle Entrate con alcune associazioni di categoria (ad esempio associazioni artigiane o di commercianti) che effettuano l'invio per conto dei loro associati.