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Categoria catastale

Rappresenta il sistema di classificazione degli immobili a destinazione ordinaria tramite l’uso di simboli alfanumerici.

Le categorie fornisce il coefficiente per il calcolo dell’IMU (Imposta Municipale Unica), a loro volta suddivise in sotto categorie:

  • Gruppo A (abitazioni):
    • A/1 (signorile): sono abitazioni un tempo nobiliari, con particolari rifiniture pregiate anche a carattere storico;
    • A/2 (civile): sono le normali abitazioni, con rifiniture semplici di impianti e servizi;
    • A/3 (economico): fabbricati realizzati con caratteristiche e rifiniture economiche sia nei materiali utilizzati che per gli impianti tecnologici ma principalmente di dimensioni contenuti rispetto alla al territorio di cui fanno parte;
    • A/4 (popolare): abitazioni molto modeste, nelle rifiniture, nei materiali di costruzione e con impianti limitati;
    • A/5 (ultra popolare): abitazione facenti parte di fabbricati di basso livello, privi di impianti, servizi igienici (categoria in disuso);
    • A/6 (rurale): abitazione a servizio delle attività agricole (Decreto n° 701 del 1994 del Ministero delle Finanze);
    • A/7 (villini): sono abitazioni con un minimo di verde o cortile privato o comune, possono essere sia singole, che a schiera oppure a piani;
    • A/8 (ville): abitazione di pregio con rifiniture di alto livello con grandi giardini o parchi a servizio esclusivo;
    • A/9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici): antiche strutture con importanti riferimenti storici;
    • A/10 (uffici e studi privati): unità immobiliari destinati ad attività professionali;
    • A/11 (abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi): sono case tipiche che per la loro forma e struttura individuano il luogo dove si trovano, ricordiamo i trulli, i sassi o i rifugi di montagna;
  • Gruppo B (edifici a uso collettivo):
    • B/1 (collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme): strutture destinate all’assistenza dei disagiati, dei religiosi o caserme dello Stato;
    • B/2 (case di cura ed ospedali senza fine di lucro): strutture per l’assistenza agli ammalati che non hanno fini economici;
    • B/3 (prigioni e riformatori): strutture costruiti e destinate alla reclusione degli evasori della Legge;
    • B/4 (uffici pubblici): strutture costruiti o adattati per sedi di Uffici Pubblici;
    • B/5 (scuole e laboratori scientifici): strutture costruiti e destinati all’istruzione e alla ricerca scientifica;
    • B/6 (biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9. Circoli ricreativi e culturali, ed attività similari se non hanno fine di lucro): sedi culturali che non hanno scopi economici e non sono già in palazzi storici;
    • B/7 (cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico del culto): strutture destinate all’esercizio della religione;
    • B/8 (magazzini sotterranei per depositi di derrate): magazzini che hanno lo scopo di deposito di scorte;
  • Gruppo C (commerciali):
    • C/1 (locali commerciali): locali per attività commerciale per vendita o rivendita di prodotti;
    • C/2 (magazzini e locali di deposito): locali utilizzati per il deposito di merci, locali di sgombero, sottotetti;
    • C/3 (laboratori per arti e mestieri): locali destinati all’esercizio della professione di artigiano per servizi, realizzazione o trasformazioni dei prodotti;
    • C/4 (fabbricati e locali per esercizi sportivi senza fine di lucro): strutture destinate all’esercizio delle attività sportive private;
    • C/5 (stabilimenti balneari e di acque curative senza fine di lucro): stabilimenti e strutture balneari privati;
    • C/6 (stalle, scuderie, rimesse, autorimesse senza fine di lucro) garage, box auto o posti macchina, stalle e scuderie;
    • C/7 (tettoie chiuse od aperte): strutture destinate a tettoia o gazebo;
  • Gruppo D (immobili industriali):
    • D/1 (opifici): capannone, fabbrica, struttura dove viene lavorata e trasformata la materia prima;
    • D/2 (alberghi e pensioni con fine di lucro): strutture ricettive a pagamento;
    • D/3 (teatri, cinematografi, sale per concerti, spettacoli e simili con fine di lucro): lodali destinati all’esibizione artistica aventi ingresso a pagamento;
    • D/4 (case di cura ed ospedali con fine di lucro): ospedali, cliniche e case di cura private;
    • D/5 (istituto di credito, cambio e assicurazione con fine di lucro): banche, assicurazioni e istituti di credito privati;
    • D/6 (fabbricati e locali per esercizi sportivi con fine di lucro): unità destinate ad attività sportive privati a pagamento;
    • D/7 (fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni): sono quelle strutture costruiti specificatamente per quel tipo di attività a cui sono destinati;
    • D/8 (fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni): grandi negozi e/o centri commerciali;
    • D/9 (edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio): edifici che non hanno un suolo proprio;
    • D/10 (fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole): vecchi fabbricati rurali;
  • Gruppo E (immobili speciali):
    • E/1 (stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei): stazioni ferroviarie, porti e aeroporti;
    • E/2 (ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio): ponti pubblici con passaggio a pagamento;
    • E/3 (costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche);
    • E/4 (recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche);
    • E/5 (fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze);
    • E/6 (fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunale);
    • E/7 (fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti);
    • E/8 (fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia);
    • E/9 (edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E);
  • Gruppo F (entità urbane):
    • F/1 (aree urbane): aree o corti a piano terra di fabbricati già accatastati all'urbano;
    • F/2 (unità collabenti): fabbricati diruti, con tetto crollato e inutilizzabili;
    • F/3 (unità in corso di costruzione): unità che non sono state ancora ultimate;
    • F/4 (unità in corso di definizione): unità incomplete non definite nella consistenza e nella destinazione d'uso;
    • F/5 (lastrici solari): terrazze e aree libere sopra unità immobiliari preesistenti;
    • F/7 (infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione): fabbricati in corso di accatastamento, già introdotti nelle mappe del catasto terreni ed in via di completamento della presentazione con la pratica DOCFA (DOcumento Catasto FAbbricati) al catasto fabbricati.