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Cassa

Nella sua definizione generica indica un contenitore il cui scopo viene determinato dal contesto di utilizzo.

In ambito economico, finanziario, bancario e degli Istituti di credito può assumere diversi significati come:

  • libro cassa: registro su cui si segnano riscossioni e pagamenti;
  • fondo cassa: quantità di denaro che si trova disponibile in un’impresa;
  • resto di cassa: denaro che rimane dopo la liquidazione dei conti;
  • vuoti di cassa: mancanza di denaro in cassa;
  • tenere la cassa: tenere l’amministrazione di un’impresa, avere in consegna il denaro;
  • batter cassa: chiedere soldi;
  • pagamento a pronta cassa: in contanti, al momento dell’acquisto, o anche, nell’uso commerciale, non oltre i 30 giorni;
  • pagamento a cassa fulminante o prontissima: pagamento immediato, alla consegna della merce;
  • cassa contanti: l’ufficio che ha in consegna il denaro;
  • cassa cambiali: cambiali in scadenza;
  • cassa valute (cassa di cambio): monete estere;
  • cassa titoli: titoli e valori in genere;
  • cassa introiti: operazioni di riscossione;
  • cassa pagamenti: operazion idi pagamento;
  • cassa continua: specie di cassaforte posta all’interno della banca e collegata con l’esterno, nella quale i clienti possono effettuare versamenti (e in taluni casi anche prelievi, di limitata entità) quando la banca è chiusa;
  • cassa di risparmio: istituita di solito per ogni provincia o per gruppi di provincia;
  • cassa marittima: nome di alcuni enti che gestiscono le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e le malattie per i marittimi;
  • cassa mutua e integrazione: ente o istituto di previdenza e assistenza delle malattie dei lavoratori.

Sommariamente il termine viene utilizzato per indicare una struttura utilizzata alla conservazione del denaro derivato dalle procedure di pagamento e/o incasso o gestito, compresi i documenti che rappresentano un valore monetario quali assegni ed effetti commerciali.