Black friday
Venerdì nero
È una locuzione utilizzata per indicare il venerdì successivo al Thanksgiving day (è una commemorazione, ad oggi, laica celebrata in segno di gratitudine per le benedizioni del raccolto e dell’anno precedente), o T-DAY; degli Stati Uniti (quarto giovedì di novembre) dove le aziende commerciali offrono promozioni e sconti sui prodotti.
Secondo la sociocultura degli Stati Uniti il black friday si celebra il giorno dopo il Thanksgiving day (cade sempre il quarto giovedì di novembre e fu introdotto nel 1863 da Abramo Lincoln) quando inizia la stagione delle compere natalizie e dei relativi saldi.
La locuzione è nata dal crollo del mercato dell’oro (venerdì 24 settembre 1869) dovuto alla speculazione messa in atto da due finanzieri (Jay Gould e Jim Fisk) di Wall Street, dove ha sede la NYSE (New York Stock Exchange) i quali decisero di comprare più oro possibile per far salire il prezzo e, successivamente, rivenderlo per ricavane molti profitti; da questo episodio si coniò la locuzione black friday.
Questo episodio storico non può essere ricollegato agli studi socioculturali contemporanei in quanto per uso comune l’aggettivo black (nero), nelle scritture contabili, è associato ai guadagni (colore nero) mentre le perdite sono associate al red (colore rosso) mentre nel 1869 veniva fatto il contrario (nero per le perdite e rosso per i guadagni).
La locuzione parte, comunque, dal mercato statunitense per diffondersi in buona parte del mondo e in quel giorno (perché prima si trattava di un giorno ora viene inteso un periodo) vengono fatte delle promozioni commerciali (proposta d’acquisto che include i servizi e i vantaggi, spiegati in maniera chiara e completa.) fuori dal comune garantendo sempre ottimi profitti.
Una cosa che sta avvenendo in questi ultimi anni è che nei prodotti in promozione non rientrano le ultime novità commerciali, questa condizione porta a pensare che il black friday oltre a portare grandi profitti consente di svuotare i magazzini.