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Avviamento

Rientra tra le attività intangibili ed il suo valore corrisponde dalla differenza tra il costo di avvio di un’azienda e il valore contabile delle sue attività.

Se il risultato di questa differenza è positivo (goodwill) l’azienda sta producendo un reddito superiore alle aspettative, mentre se negativo il reddito prospettico è inferiore alle aspettative (badwill).

L’avviamento si caratterizza per:

  • la presenza di fattori specifici che concorrono positivamente alla realizzazione del reddito di impresa, ma che non hanno un valore autonomo (reputazione, prestigio, reputazione, fiducia ecc.);
  • l’incremento di valore dei beni aziendali rispetto alla somma dei singoli beni.

L’avviamento può essere a titolo oneroso attraverso l’acquisto di un’azienda, o di un ramo di essa, e può essere capitalizzato in bilancio alle condizioni previste dal codice civile e dai principi contabili nazionali redatti dal OIC (Organismo Italiano Contabilità) che lo identifica come la parte di corrispettivo riconosciuta al suo valore intrinseco dato dal complesso di effetti derivanti da una gestione aziendale efficiente ed efficace nella combinazione dei fattori produttivo e delle risorse intangibili (avviamento originario) o dal valore differenziale, derivante da specifiche operazioni di trasferimento di un complesso funzionante (azienda o ramo di azienda, ovvero acquisto, conferimento, fusione o scissione)

L’avviamento può essere determinato con:

  • metodo diretto: il valore viene calcolato senza una preventiva valutazione reddituale del capitale;
  • metodo indiretto: il suo valore è dato dal confronto tra il valore economico ed il valore contabile del capitale.