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Abilità cognitiva

È una locuzione utilizzata per indicare tutti i processi attraverso i quali un individuo percepisce, registra, mantiene, recupera, manipola ed usa per esprime una volontà e/o una scelta.

Alcune delle abilità di base possono essere:

  • la percezione: i modi con cui l’informazione viene acquisita dall’ambiente circostante attraverso gli organi di senso e viene trasformata in esperienza;
  • il riconoscimento: è il modo con cui vengono categorizzati gli oggetti percepiti in base alle rappresentazioni funzionali;
  • l’attenzione: (filtrare ed elaborare le informazioni dell’ambiente esterno) si divide in:
    • attenzione divisa (quando si svolgono più compiti in contemporanea);
    • attenzione sostenuta (quando si deve prestare attenzione ad una fonte d’informazione per un tempo prolungato);
    • attenzione selettiva (quando si presta attenzione senza farsi distrarre da stimoli interferenti);
  • la memoria (capacità di immagazzinare nuovi ricordi e di recuperarli a distanza di tempo) si divide in:
    • memoria a lungo termine (capacità di conservare e richiamare le informazioni per periodi estremamente lunghi), si divide in:
      • memoria dichiarativa (conoscenze esplicite) che a sua volta può essere semantica ed episodica;
      • memoria procedurale (espressione verbale);
      • memoria di lavoro (manipolazione attiva dell’informazione);
  • le abilità motorie;
  • il linguaggio (comprensione e produzione).

Al di sopra delle abilità cognitive di base ci sono le funzioni esecutive (processi cognitivi superiori) che coordinano, supervisionano, dirigono e controllano le funzioni nelle attività complesse.

Nelle funzioni esecutive rientrano una serie di processi e abilità (ad esempio la capacità di pianificazione, la flessibilità cognitiva, i processi decisionali e la regolazione delle emozioni e del comportamento).

Ogni abilità cognitiva può coinvolgere una specifica area del cervello oppure essere il frutto di una rete di connessioni fra diverse aree cerebrali.

Le lesioni o le disfunzioni cerebrali dovute a patologie, traumi o altre condizioni neurologiche, possono coinvolgere aree molto circoscritte o più vaste e di conseguenza, avere ricadute su singole funzioni cognitive specifiche o su più funzioni.