Tasso di natalità
È una locuzione utilizzata per indicare la frequenza delle nascite (solo delle nascite ovvero dei sopravvissuti al parto) di una popolazione in un determinato arco di tempo; rappresenta il rapporto tra il numero delle nascite in una comunità e la quantità della popolazione media dello stesso periodo.
Il tasso di natalità consente di verificare lo stato di sviluppo di una popolazione e si determina:
n(x) = [N(x) / (P(x -1) + P(x/2))] x 1000
In dettaglio:
- n(x): tasso di natalità dell’anno di riferimento (x) espresso in nascite per mille abitanti;
- N(x): numero dei nati nell’anno di riferimento (x);
- P(x): popolazione al 31/12 dell’anno di riferimento (x);
- P(x-1): popolazione al 31/12 dell’anno precedente all’anno di riferimento (x).
Il tasso di natalità è diverso per ogni Paese perché viene influenzato dai seguenti fattori:
- sviluppo economico (processo di miglioramento qualitativo e quantitativo dell’economia, che va oltre la semplice crescita, coinvolgendo fattori come il capitale umano, le infrastrutture, la competitività e il benessere sociale);
- grado di modernizzazione (livello di progresso e cambiamento di un’entità, ad esempio una società, un’economia, un’organizzazione verso un modello più moderno, tipicamente caratterizzato da innovazioni tecnologiche, sviluppo economico, istituzioni democratiche e cambiamenti culturali);
- fattori politici (ad esempio le politiche demografiche messe in atto dai Governi in carica);
- fattori sociali (elementi di natura sociale che influenzano il comportamento umano)
- fattori strutturali (elementi che costituiscono la base o l’ossatura di un sistema, siano essi economici, sociali o fisici, e influenzano il suo funzionamento e le sue prestazioni)
- fattori culturali (ad esempio le credenze, i valori, le tradizioni, i rituali, le norme sociali e le pratiche condivise da un gruppo di persone che influenzano il loro comportamento, le loro percezioni e i loro significati).
In Italia, è influenzato dalla disoccupazione (condizione in cui una persona in età da lavoro non ha un lavoro retribuito), il caro vita (rialzo generale dei prezzi, e particolarmente dei prezzi dei beni di più largo consumo), la precarietà, gli stipendi bassi, la carenza di servizi (ad esempio la scuola e la sanità).