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Conto lavoro

Conto lavorazione

Lavorazione conto terzi

Anche detto conto lavorazione, è un sistema molto diffuso tra gli imprenditori italiani; si demanda ad altri la produzione o lavorazione di componenti, per abbattere i costi e ridurre la necessità di manodopera nonché fronteggiare le richieste variabili del mercato.

Esistono due tipologie di conto lavoro che garantiscono il corretto aggiornamento delle quantità di magazzino:

  • conto lavoro attivo (sono le lavorazioni eseguite per conto di un cliente):
    • reso non lavorato (il prodotto viene restituito senza che sia stata eseguita alcuna lavorazione);
    • lavorazione semplice (il prodotto viene preso in carico e restituito lavorato);
    • trasformazione (l’articolo "grezzo” subisce una trasformazione tale che, il prodotto ottenuto, deve essere ricodificato perché completamente diverso da quello di origine);
    • assemblaggio (la creazione di un nuovo prodotto ottenuto assemblando più componenti ricevuti dal cliente - C/Lavoro attivo - o inviati al fornitore - C/Lavoro passivo).
  • conto lavoro passivo (sono le lavorazioni della merce fatte eseguire da un fornitore esterno):
    • reso non lavorato (il prodotto ci viene restituito senza che sia stata eseguita alcuna lavorazione);
    • lavorazione semplice (il prodotto ci viene restituito lavorato);
    • trasformazione (l’articolo "grezzo” subisce una trasformazione tale che, il prodotto ottenuto, deve essere ricodificato perché completamente diverso da quello di origine);
    • assemblaggio (la creazione di un nuovo prodotto ottenuto assemblando più componenti ricevuti dal cliente - C/Lavoro attivo - o inviati al fornitore - C/Lavoro passivo).

Nella gestione del magazzino la movimentazione per il conto lavoro attivo e conto lavoro passivo avviene tramite il DDT (Documento di trasporto)-