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Patent box – Guida aggiornata 2025

Il regime di Patent Box è basato sul principio del Nexus Approach dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e permette di ottenere agevolazioni fiscali sui costi di ricerca e sviluppo relativi a beni immateriali qualificati, incrementandoli fino al 110%, escludendo dai beni agevolabili gli investimenti in marchi e nel know-how.

Il Nexus Approach collega i benefici fiscali all’effettivo apporto di costi di ricerca e sviluppo sostenuti dal contribuente per la creazione, il mantenimento o l’incremento del valore dei beni immateriali. L’obiettivo è garantire che le agevolazioni siano proporzionate all’attività reale di R&D (Research and Development), ossia “Ricerca e Sviluppo”, svolta.

Il regime prevede che i beni immateriali siano utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento dell’attività d’impresa per poter usufruire delle agevolazioni fiscali.

L’art. 6 del DM del 30/07/2015 definisce quali beni immateriali consentano l’accesso al regime di Patent Box:

  • software protetto da copyright;
  • brevetti industriali siano essi concessi o in corso di concessione, ivi inclusi i brevetti per invenzione, ivi comprese le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione, i brevetti per modello d’utilità, nonché i brevetti e certificati per varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori;
  • marchi di impresa, ivi inclusi i marchi collettivi, siano essi registrati o in corso di registrazione;
  • disegni e modelli, giuridicamente tutelabili;
  • informazioni aziendali ed esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali o scientifiche protette come informazioni segrete, giuridicamente tutelabili.
informazioni

Questa guida ha finalità informativa. Per applicazioni fiscali specifiche e approfondite, si consiglia di consultare un commercialista o esperto di diritto del lavoro.

Beni immateriali ammissibili

Secondo il nuovo regime introdotto dal DL 146/2021 e successive modifiche, i beni immateriali agevolabili includono:

  • software protetto da copyright;
  • brevetti industriali, siano essi concessi o in corso di concessione, comprese le invenzioni biotecnologiche, certificati complementari di protezione, brevetti per modello d’utilità, brevetti e certificati per varietà vegetali e topografie di prodotti a semiconduttori;
  • disegni e modelli giuridicamente tutelabili.
attenzione

Non sono più agevolabili i marchi e il know-how.

Requisito di accesso

Possono accedere all’agevolazione i titolari di reddito d’impresa, italiani o stranieri, che svolgono attività di ricerca e sviluppo finalizzata al mantenimento, accrescimento o sviluppo di proprietà intellettuali.

Per i contribuenti stranieri è richiesta inoltre:

  • la generazione di reddito d’impresa in Italia tramite stabile organizzazione;
  • la residenza in uno Stato con cui esista un accordo per evitare la doppia imposizione e uno scambio effettivo di informazioni fiscali.

Vantaggi

Le principali caratteristiche dell’agevolazione sono:

  • opzionale;
  • quinquennale, con durata massima di 5 anni;
  • irrevocabile e rinnovabile;
  • compatibile con altri regimi agevolativi in Italia, incluso il credito d’imposta per R&S, Innovazione e Design (PNRR e Transizione 4.0);
  • autoliquidazione come alternativa al ruling (dal 2021);
  • ruling opzionale, obbligatorio solo per alcune tipologie di reddito;
  • necessità di tracking contabile tra attività di R&D, beni immateriali e reddito agevolabile.

Applicare l’agevolazione

È possibile applicare il regime alle seguenti tipologie di reddito:

  • royalties infragruppo;
  • royalties ricevute da terzi per lo sfruttamento di beni immateriali;
  • quota parte di reddito derivante dall’uso dei beni immateriali nella produzione di beni o servizi;
  • plusvalenze dalla cessione di proprietà intellettuali, con esclusione totale se almeno il 90% del corrispettivo è reinvestito in beni assimilabili.

Calcolare la quota di reddito agevolabile

Per determinare la quota è necessario mettere in rapporto le spese ammissibili e i costi complessivi necessari per lo sviluppo dei beni materiali.

Il patent box è cumulabile con il credito d’imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design (PNRRTransazione 4.0).

Coefficiente Reddito agevolabile = (A+B) / C

Dove il fattore:

dove:

  • A: spese di ricerca e sviluppo sostenute direttamente o commissionate a terzi, necessarie per lo sviluppo, il mantenimento o l’accrescimento del bene immateriale. Escluse le spese intercompany;
  • B: costi di acquisizione del bene e costi intercompany per sviluppo, mantenimento e accrescimento, ammissibili fino al 30% di A;
  • C: costi complessivi sostenuti per sviluppare il bene immateriale.

I costi sostenuti da società del gruppo per l’acquisizione di proprietà intellettuali e/o attività di R&D (Research and Development), ossia “Ricerca e Sviluppo”, rientrano entro il limite del 30% dei costi complessivi.

Se due o più beni immateriali sono funzionalmente collegati, essi vanno considerati come un unicum ai fini dell’applicazione del Patent Box.

Tax ruling

La procedura di ruling è un accordo preventivo con l’Agenzia delle Entrate per definire in contraddittorio il metodo di calcolo del reddito agevolabile:

  • obbligatorio solo in alcuni casi;
  • facoltativo per le royalties infragruppo;
  • consente maggiore certezza sulla quota di reddito escluso;
  • la documentazione può essere integrata entro 150 giorni dalla presentazione; l’ufficio può rigettare la richiesta entro 30 giorni se incompleta;
  • il beneficio è fruibile a partire dall’esercizio in cui la richiesta è inviata. Fino alla conclusione, si applicano le regole ordinarie.

Monitoraggio e tracciamento

Il decreto prevede l’implementazione di un sistema di tracking contabile per:

  • collegare attività di “R&D” (Research and Development) e beni immateriali;
  • vVerificare la connessione tra reddito agevolato e beni immateriali;
  • questo garantisce la correttezza dei calcoli e la spettanza del beneficio.

Fruizione dell’opzione

L’opzione per il Patent Box si indica in dichiarazione dei redditi, scegliendo tra:

  • applicazione nella dichiarazione del periodo d’imposta di sottoscrizione;
  • rRichiesta a rimborso del beneficio.