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Cos’è il Piano dei Conti?

Nel nostro Bilancio, ciascuna di queste 4 aree contiene una lista di voci chiamate ‟Conti”.

Il ‟Conti” è un’unità di registrazione utilizzata per classificare e raggruppare più operazioni finanziarie ed economiche omogenee tra di loro.

La lista completa di tutti questi ‟Conti” si chiama ‟Piano dei Conti” ed è lo scheletro sul quale si poggia il nostro Bilancio.

Quindi per riepilogare: per avere il Controllo di Gestione, ti serve un Bilancio e per avere un Bilancio dovrai prima costruire il tuo ‟Piano dei Conti”.

Il Piano dei Conti, per farla ancora più facile, deve descrivere tutte le fonti di ricavo e di spesa della tua Attività.

Quindi, se sai descrivere la tua Attività in funzione di voci di ricavo e di spesa hai già tutto quello che ti serve per partire.

Come ho già avuto modo di dirti lo scopo di un Conto è contenere al suo interno il totale delle rilevazioni contabili attinenti a una specifica tipologia; ad esempio, se volessi monitorare i costi della pubblicità online potresti creare una voce ‘Spese acquisto pubblicità online’ e questa sarebbe il primo Conto del tuo Piano dei Conti.

Come vedi è semplice e, una volta definito il primo, ti basterà aggiungere gli altri, fino a quando non saranno sufficienti a descrivere tutti i ricavi e i costi della tua Attività.

Non esiste un ‟Piano dei Conti” che vada bene per tutti.

Dovrai costruirlo tu da zero scegliendo le voci di ricavo e di spesa che meglio descrivono il tuo business e le tue esigenze di controllo.

Proviamo a vedere qualche esempio così da renderci meglio conto di cos’è un Piano dei Conti.

Per semplicità, sarà un Piano dei Conti specifico per l’area ‟Conto Economico” che, come ricorderai, riguarda i ricavi e i costi.

Perché è così importante il piano dei Pinao dei Conti?

È uno degli strumenti fondamentali della contabilità aziendale perché rappresenta l’insieme ordinato e sistematico di tutti i conti utilizzati per la rilevazione dei fatti di gestione; In termini operativi è essenziale nelle registrazioni contabili perché consente di classificare, codificare e rappresentare in modo coerente e uniforme le operazioni economiche e patrimoniali che caratterizzano l’attività aziendale.

Ogni fatto amministrativo (come, ad esempio, l’emissione di una fattura, il pagamento di un fornitore o l’incasso di un credito) deve essere registrato secondo il metodo della partita doppia (‟dare” e ‟avere”), in ossequio ai principi di competenza economica e di veridicità del bilancio.

Il Codice Civile (art. 2217 c.c.) stabilisce infatti che “il libro giornale e il libro degli inventari devono essere tenuti secondo le norme della buona contabilità, in modo da rappresentare con verità e chiarezza le operazioni dell’impresa”.

L’utilizzo di codici e denominazioni standardizzati evita errori di classificazione e consente una gestione coerente dei dati ma questa uniformità delle registrazioni non ha solo valore operativo, ma anche giuridico e documentale: consente di assicurare la tracciabilità e la verificabilità delle operazioni (art. 2219 c.c.) nelle scritture contabili: “tenute secondo le norme di un’ordinata contabilità, senza spazi in bianco, interlinee o trasporti in margine”.

Il Piano dei Conti rappresenta il collegamento logico tra la contabilità generale e il bilancio d’esercizio, assicurando la corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’impresa.

Ogni conto del Piano dei Conti è collegato a una voce del bilancio d’esercizio, secondo la struttura prevista per lo Stato patrimoniale (art. 2424 c.c.) e del Conto economico (art. 2425 c.c.); una volta effettuate le registrazioni contabili, è possibile ricavare in modo automatico i dati necessari alla redazione del bilancio.

Il Principio contabile OIC 12 (Composizione e schemi del bilancio d’esercizio) sottolinea l’importanza di una corretta classificazione delle voci di bilancio, la quale presuppone che le rilevazioni contabili siano effettuate con riferimento a conti appropriati e coerenti con la natura dell’operazione.

La sua struttura gerarchica (gruppi, conti, sottoconti), che Fattura24 ha mantenuto, consente di raccogliere e aggregare le informazioni contabili per categorie omogenee, rendendo possibile non solo la redazione del bilancio civilistico, ma anche analisi gestionali più approfondite.

Tale funzione analitica trova fondamento nel principio della veridicità e chiarezza del bilancio (art. 2423 c.c.) e nei principi contabili nazionali (OIC 11 e OIC 12), che richiedono che le informazioni fornite siano idonee a rappresentare in modo veritiero e corretto la realtà economica dell’impresa.

In Fattura24 ogni conto è identificato da un codice numerico univoco, una descrizione e una natura contabile (patrimoniale o economica).

Questa codifica facilita non solo le registrazioni ripetitive (come, ad esempio, stipendi, affitti, ammortamenti), ma anche la produzione automatica di report contabili e fiscali (in Fattura24, ad esempio, la prima nota).

La tracciabilità delle operazioni risponde inoltre ai principi di trasparenza e verificabilità (D.Lgs. 231/2001), che richiede un sistema contabile idoneo a garantire la ricostruzione dei flussi finanziari e delle decisioni aziendali.