Per Principio di Cassa si fa riferimento ad un criterio di imputazione dei costi e dei ricavi all’interno del bilancio. Si differisce – anzi è il suo contrario – dal principio di competenza in quanto tramite tale principio è possibile imputare solo i costi ed i ricavi che sono stati effettivamente incassati o pagati.
Per semplificare la spiegazione non ci limiteremo a dare una definizione asettica del principio di cassa ma approfondiremo attraverso un esempio pratico. Abbiamo già indicato che per criterio di cassa di fa riferimento all’imputazione dei costi e dei ricavi, pagati e ottenuti durante un anno solare.
All’interno di un’anno solare i costi o i ricavi non vengono saldati all’emissione della fattura, anzi capita spesso che delle fatture datate l’anno precedente, vengano saldate il successivo; tuttavia l’imputazione dei costi e dei ricavi entrerà comunque all’interno del bilancio.
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Adottando il principio di cassa – rispetto al principio di competenza – vengono imputate le sole registrazioni che hanno avuto una manifestazione finanziaria, cioè solo ciò che ha movimentato del denaro. Di conseguenza se una fattura emessa il giorno 31 dicembre non viene pagata questa non viene aggiunta al bilancio annuale.
Tale modalità di registrazione rappresenta una semplificazione molto importante, in quanto oltre a snellire il bilancio permette di pagare le imposte dopo aver ottenuto i pagamenti delle fatture emesse. Infatti come indica l’Agenzia delle Entrate:
Tale principio viene normalmente adottato da chi ha un regime di contabilità semplice. Possono aderire: