Regime Forfettario – Novità per il 2017
Guida pratica
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Il regime forfettario offre moltissimi vantaggi ma quando si tratta di fatturare le difficoltà sono dietro l’angolo.
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Il Regime Forfettario, è un particolare regime agevolato introdotto negli anni passati e di anno in anno raffinato e migliorato attraverso modifiche introdotte dalle relative leggi finanziarie. Abbiamo già trattato tale regime agevolato qui. Vediamo cosa è previsto per il 2017.
Possono accedere al Regime Forfettario, tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione che rispettino i seguenti vincoli:
E’ prevista la possibilità di accesso anche ai lavoratori dipendenti che svolgono una seconda attività, purché l’importo dei redditi conseguiti resti inferiore ai 30.000€ lordi.
Non sono previsti limiti di età o permanenza purché si conservino i requisiti di accesso al regime.
Il Regime Forfettario prevede svariate agevolazioni tra queste la più importante è l’applicazione di un’imposta sostitutiva che viene applicata a un coefficiente di redditività.
E’ possibile quindi applicare una percentuale pari al:
Tali aliquote particolarmente vantaggiose sono il segno distintivo di questo regime agevolato che permette, a chi non superi determinati vincoli, di essere soggetto a una tassazione inferiore e di avere delle semplificazioni in termini di gestione.
Sono previsti, ad esempio, vantaggi come l’esonero dal versamento e dalla liquidazione dell’IVA, la non necessità di dichiarazione dell’IVA, l’esonero dallo “Spesometro” e dagli studi di settore, la non necessità di registrazione di corrispettivi e delle fatture di acquisto e vendita. Si è inoltre esonerati dal pagamento dell’IRAP.
E’ necessario, tuttavia, provvedere al pagamento dell’imposta di bollo pari a 2€ su fatture emesse con importo superiore ai 77.47€
Per le nuove iniziative imprenditoriali si può richiedere un’agevolazione sul minimale contributivo INPS del 35% relativamente alla gestione artigiani e commercianti.
Ricordiamo che se anche solo per una volta si dovesse superare il tetto di ricavi (o non verificare uno degli altri requisiti per la permanenza nel regime), si sarebbe costretti a passare al regime ordinario precludendo la possibilità di avvalersi dei vantaggi fiscali del Regime Forfettario.
Una delle novità di questo 2017 è che il reddito, per chi opta per la contabilità semplificata, viene determinato mediante il principio di cassa e non l’usuale principio di competenza economica (dove la determinazione del reddito prescinde dal momento effettivo di riscossione/pagamento delle fatture).
La modalità di cassa favorisce tutti i contribuenti con tempistiche di incasso lunghe, facendo sì di non pagare le imposte su operazioni con tempi di riscossione dei crediti non immediati.
A partire dal 2017 è prevista l’adozione obbligatoria del regime di cassa. Vi sono alcuni svantaggi che consistono in nuovi adempimenti inerenti la gestione amministrativa e la tenuta della contabilità.
Possono optare per tale regime tutti i soggetti che non esercitano l’opzione per la contabilità ordinaria e, nell’anno precedente non hanno superato:
Il reddito verrà determinato come:
Bisogna sempre fare riferimento, per la determinazione del reddito, i ricavi e i proventi percepiti nel periodo d’imposta e le spese sostenute nello stesso periodo.
Chi opta per il regime di cassa deve seguire le direttive dell’articolo 18 del D.p.r. 600/1973 e specificatamente dei commi 2, 4 e 5.