Il progetto “La mia prima fattura” inizia con una storia davvero molto interessante, al punto che i maggiori media italiani hanno trattato il loro caso. Stiamo parlando di Ammappalitalia, un progetto collettivo nato dalla scommessa che tutta l’Italia sia percorribile a piedi, in bici ed a cavallo.
Abbiamo fatto una chiacchierata con il suo founder, Marco Saverio Loperfido, presso il Tim WCAP di Roma.
Ecco di seguito un estratto dell’intervista.
Abbiamo fatto un bel viaggio di promozione del territorio. Io mia moglie Marina Vincenti (socia di Ammappalitalia) e il nostro cane Bricco siamo partiti “ammappare” tutti i sentieri che collegavano casa nostra (in provincia di Viterbo) a Bruxelles. Un grandissimo viaggio di conoscenza e di approfondimento della propria psiche della psiche di coppia, dell’esistenza in generale ma anche di tutta Europa.
Diciamo che quello dei finanziamenti è un tema particolarmente scottante specialmente per una no-profit che vive di donazioni. Il progetto ha avuto più di un anno di gestazione che a me piace chiamare “sinfonia” perché anche se io, Marina e Bricco possiamo essere considerati i direttori d’orchestra del progetto, senza tutti gli elementi che suonano in simultanea questo viaggio non sarebbe stato possibile.
Abbiamo fatto una raccolta fondi che è andata abbastanza bene, ci siamo sposati appositamente per ricevere i soldi dai nostri parenti da investire nel viaggio (sorride) e poi abbiamo cercato di interpellare i vari comuni d’Italia per avere la possibilità di essere ospitati per un giorno con vitto e alloggio e per ultimo qualche sponsor che ci ha concesso delle attrezzature tecniche per il viaggio.
Gli errori di Ammappalitalia sono stati, paradossalmente, gli errori di fretta. Questo può portare a volere le cose subito, immediatamente. Invece bisogna trovare il giusto equilibrio e cercare di fare le cose fatte bene e con calma. Insomma mettere le basi lentamente per far crescere il progetto in modo sano.
Errori da non commettere: avere fretta di volere le cose subito.
Tip di Marco: se avete pochi soldi puntate sul capitale umano e relazionale, fondamentale per la crescita di un progetto.
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