Una definizione tecnica e noiosa potrebbe essere questa:
“E’ un documento fiscale che deve essere predisposto obbligatoriamente da un soggetto necessariamente titolare di partita iva ed in caso di cessione di beni o prestazione di servizi. Si considera emessa nel momento in cui viene consegnata al cliente, e all’Agenzia delle Entrate nella fatturazione elettronica, e deve essere conservata per 10 anni.”
Il nostro legale ci ha dato una definizione alternativa, valida dal punto di vista giuridico-concettuale:
“la fattura è la rappresentazione [ma non la prova] che un fatto oneroso – la prestazione di un servizio o la cessione di un bene – è accaduto.”
Ma la definizione più diffusa e che darebbe un qualsiasi libero professionista o responsabile di una piccola o media impresa è senza dubbio questa:
“E’ il documento che devo dare al mio cliente per essere pagato.”
Le prime due sono oggettive: “Cos’è una fattura?”, mentre la terza è funzionale “A cosa mi serve?”.
E credimi, questa distinzione fa tutta la differenza del mondo e, continuando a leggere, scoprirai il perché.