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Glossario - V

Vaglia cambiario

È un titolo di credito all’ordine emesso dalla Banca d’Italia e pagabile a vista presso le filiali della Banca che offrono questo servizio.

Il vaglia si suddivide in:

  • ordinario: emesso su richiesta dell’utenza previa costituzione della provvista, in commutazione di titoli di spesa di Tesoreria e d’ufficio per esigenze varie della Banca;
  • speciale: emesso dalla Banca d’Italia, su disposizione dell’Agenzia delle Entrate, per il rimborso dei crediti di imposta.

Valore

È un termine essenziale su cui si basa la teoria economica e la sua detemrinazione esprime sia l'utilità come valore d'uso (consumo) di un oggetto che il possesso di un oggetto per acquistare altre merci (valore di scambio).

Se l'oggetto posseduto corrisponde ad un aggregato monetario allora il valore del bene corrisponde al suo prezzo fermo restando che il valore d'uso non è direttamente proporzionale al valore di scambio (Paradosso del valore).

Il valore di un bene può essere determinato dal costo dei fattori (materiali e immateriali) della produzione impiegati (criterio oggettivo), sull'utilità del bene (criterio soggettivo) oppure in riferimento alla sua scarsità (domanda e offerta).

Valore a rischio

È un indicatore che permette di determinare il rischio delle decisioni finanziarie perché esprime la perdita massima probabile (a un certo livello di confidenza statistica) in un determinato orizzonte temporale.

Per determinare questo valore occorre conoscere:

  • il valore della posizione;
  • la variabilità dei fattori di rischio che sottostanno alla posizione e le loro correlazioni;
  • la forma della loro distribuzione di probabilità;
  • l'intervallo di confidenza desiderato;
  • l'orizzonte temporale sul quale effettuare la valutazione.

Valore aggiunto

Corrisponde alla differenza tra il valore della produzione totale e il valore dei consumi intermedi necessari per ottenerla ed è possibile calcolarlo sulla base dei prezzi del produttore rapportati a quelli base e al costo dei fattori sottraendovi le imposte alla produzione e sommandovi i contributi alla produzione.

I primi rappresentano il prezzo ricevibile dal produttore per unità di bene o servizio prodotta, esclusa l’IVA pagata dall’acquirente; i secondi sono ottenuti deducendo tutte le imposte sui prodotti, ma includendo ogni contributo ai prodotti.

Il valore aggiunto può assumere le due seguenti condizioni:

  • valore aggiunto fiscale: dato dalla differenza tra il volume di affari dichiarato e l’ammontare complessivo degli acquisti effettuati;
  • valore aggiunto imponibile: dato dalla differenza tra le operazioni imponibili dichiarate e l’ammontare complessivo degli acquisti imponibili effettuati.

Valore aggiunto a prezzi base

Corrisponde al saldo tra la produzione ed i consumi intermedi, in cui le singole branche produttive sono valutate a prezzi base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti.

La sua determinazione consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali.

Valore aggiunto delle imprese

Corrisponde all'incremento del valore finale di un prodotto dato dal valore dei beni e servizi ricevuti da altre aziende mediante l’impiego dei propri fattori produttivi (il lavoro, il capitale e l’attività imprenditoriale).

Valore atteso

È un parametro che, se calcolato, è utile per definire il valore dell'utilità attesa per un momento futuro di un oggetto in condizione di incertezza.

Valore attuale

È un parametro che permette di determinare la convenienza economica (valutazione del rendimento) di un investimento e viene calcolato dalla differenza tra il costo dell'investimento previsto (capitale iniziale) e il valore scontato dei flussi di cassa attesi derivanti dalla sua realizzazione ed è inversamente proporzionale sia al tempo che occorre attendere per incassare la somma che al tasso di attualizzazione.

Valore contabile

È un parametro che permette di evincere il valore di un'attività economica dai scrittura dei libri contabili (valore del libro) senza tenere conto di eventuali svalutazioni o rivalutazioni.

Il valore di acquisto di un cespite sommate tutte le rivalutazioni e detratti tutti gli ammortamenti, le rettifiche e le riduzioni rispetto al valore di acquisto. È possibile utilizzare il valore contabile come base per i calcoli dell'ammortamento.

Se dal valore di un cespite calcolato si sottrae il fondo ammortamento dal costo corrente risultante nei libri del cespite.

Valore corrente

È il valore di una attività economica e/o finanziaria nel momento in cui viene osservata.

Valore dei fabbricati

Corrisponde alla determinazione della base imponibile per l’applicazione dei tributi tramite la rendita catastale rivalutata e moltiplicata per un determinato coefficiente.

Valore del capitale

È un parametro che si basa sul valore attuale di un flusso di redditi periodici calcolato sulla base di un determinato tasso di interesse.

Valore del cespite

Corrisponde al prezzo pagato per un cespite e si espresso nella valuta in cui si effettua l'acquisto.

Valore del fatturato

Corrisponde al valore presente sui documenti fiscali al netto dell'IVA fatturata ai clienti e degli abbuoni e sconti esposti in fattura e al lordo delle spese e delle altre imposte addebitate ai clienti.

Valore dell'impresa

Ê un parametro che permette di misurare il valore a seconda del livello di indebitamento della società, è possibile procedere alla sua determinazione in due modi:

  • società indebitate: si somma la capitalizzazione di borsa con l'indebitamento netto;
  • società non indebitate: si sottrae alla capitalizzazione di borsa la liquidità netta.

Il risultato dei due metodi rappresenta il prezzo d'acquisto della società senza debiti.

Valore della produzione

È un parametro che offrire una stima di quanto un'impresa sia riuscita a produrre nel corso del periodo di analisi e si calcola sommando tutti gli elementi che hanno contribuito al processo di produzione economica.

Il suo valore può essere:

  • lordo: deriva dalla differenza tra i componenti positivi e i componenti negativi derivanti dalle attività soggette all’IRAP (Imposta Regionale Attività Produttive) al lordo delle deduzioni previste per i contributi contro gli infortuni sul lavoro e per le spese relative agli apprendisti ed ai contratti di formazione e lavoro;
  • netto: deriva dalla differenza tra il valore della produzione lorda e le deduzioni previste in materia di IRAP (Imposta Regionale Attività Produttive).

Valore di acquisto

Valore corrisposto per l'acquisto del cespite la sua determinazione permette la possibilità di determinare un piano d'ammortamento.

Il valore individua il limite di prezzo oltre il quale l’acquirente può non proseguire con l'operazione d'acquisizione.

Valore di conversione

È il prezzo che bisogna sostenere nel momento in cui avviene la conversione e il suo valore si determina dal rapporto tra il numero di azioni di compendio derivanti dalla conversione di un'obbligazione e il valore nominale dell'obbligazione che dovrà essere convertita.

Valore di emissione

È un parametro economico che viene deciso da chi quota i propri titoli azionari per la prima volta sul mercato primario.

Le quotazioni non possono essere di un valore inferiore al valore nominale.

Valore di liquidazione

È un valore economico e viene determinato nel momento in cui un'azienda si trova nella condizione di cessare la propria attività.

Viene determinato dal ricavo ottenibile dalla vendita sul mercato del complesso dei cespiti attivi, al netto delle passività (debiti) in essere.

Valore di mercato

È l'importo con il quale è possibile vendere un bene commerciale e/o finanziario.

Il valore viene determinato dall'incontro tra offerta e domanda.

Valore di recupero

È l'importo economico che si potrebbe recuperare per la cessione di un cespite e si determina in prossimità della fine della vita utile.

Valore di rimborso

È il valore economico che viene saldato al cliente nel momento che annulla un acquisto.

Il suo valore può essere considerato alla pari (valore nominale) oppure nel caso in cui esistono delle particolari clausole contrattuali il suo valore viene determinato in funzioni di queste; se il valore è inferiore si dice sotto la pari se superiore si dice sopra la pari.

Valore di scambio

È un parametro che misura il valore dell'aggregato monetario scelto per l'acquisto di un bene nel suo mercato di riferimento, tenendo conto dell'equivalenza o della proporzione di un altro bene o servizio da scambiare per la sua acquisizione.

Valore di stima

È il valore attribuito mediante la valutazione di un esperto (perito).

Valore equo

È il valore che, attraverso differenti approcci di calcolo, punta a stimare il prezzo di un bene nel modo più oggettivo possibile, al di là del valore di mercato corrente o dai valori stimati del venditore e del compratore che dispongono entrambi dello stesso livello di informazione riguardo all'oggetto della transazione.

Valore facciale

Corrisponde al valore economico che viene riportato su un'etichetta.

Molte volte coincide con il valore nominale.

Valore intrinseco

Corrisponde al valore non di vendita ma al valore in sè che non trova, generalmente riscontro nelle contrattazioni, quindi, è indipendente da quello che può acquisire in seguito attraverso l'incontro tra domanda ed offerta.

Valore medio

Corrisponde alla somma di tutti i valori presi a riferimento e comparabili tra di loro diviso il numero dei valori presi a riferimento.

Valore nominale

Corrisponde al valore dichiarato o generalmente di facciata (presente sulle etichette di vendita) e rimane invariato nel tempo e una volta misurato rimane invariato dal rapporto tra domanda e offerta.

Valore normale

Prezzo di un bene o corrispettivo di un servizio che le forze economiche, in condizioni di libera concorrenza, tendono a determinare sul mercato.

Viene inteso il prezzo o corrispettivo mediamente praticato per i beni e i servizi della stessa specie, o similari, presenti sul mercato nelle condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione.

Per la determinazione del valore normale si fa riferimento, in quanto possibile, ai listini o alle tariffe fornite dai venditori e, in mancanza di queste, alle mercuriali della camere di commercio e alle tariffe professionali..

Valore nozionale

È un parametro fittizio assunto come base di calcolo utilizzato per le attività finanziarie su contratti derivati.

Valore optato

Prezzo di mercato teorico delle azioni di una società a seguito di un'operazione di aumento di capitale.

Valore patrimoniale semplice

Metodo di valutazione che determina il valore di un'impresa sulla base della differenza tra il valore corrente delle attività materiali e immateriali (queste ultime solo se cedibili autonomamente) e il valore corrente dei mezzi di terzi.

La stima viene effettuata generalmente partendo sommando al valore di bilancio del capitale netto (capitale sociale e riserve patrimoniali) le rivalutazione a valori correnti delle attività (tenuto conto del costo di rimpiazzo e dell'obsolescenza tecnica ed economica) e la rivalutazione secondo corretti principi contabili di attività e passività.

Valore reale

Viene anche detto valore di mercato e corrisponde al valore effettivo in base al quale viene acquistato o venduto un bene o un titolo.

Valore residuale

È uno dei componenti delle contrattazioni di vendita generalmente utilizzato per i contratti di leasing o nelle scritture contabili viene stimato per determinare il valore di recupero di un bene dopo il piano di ammortamento.

Valore statistico

È una base di valutazione convenzionale che comprende oltre al valore ex-fabrica della merce, il valore CIF (Cost, Insurance, Freight) o il valore Fob (Free on board).

Valore temporale

È un valore che sommato al valore intrinseco permette di determinare il valore proprio di uno strumento derivato.

Quantificare questo valore permette di capire quanto un investitore è disposto pagare un prezzo in virtù del tempo concesso in funzione della scadenza dell’opzione.

Se il valore di un’opzione viene determinato solo tramite il valore temporale (valore intrinseco è pari a zero) allora si ridurrà man mano che si avvicina la scadenza.

Valori mobiliari

Sono titoli di credito negoziabili e trasferibili, emessi da enti pubblici o da società private, che rappresentano crediti fruttiferi in denaro (obbligazioni, titoli di Stato, titoli garantiti dallo Stato) oppure quote fruttifere di capitale investito in imprese (azioni).

I valori mobiliari si distinguono in fondi privati (emessi da società o enti privati) e in fondi pubblici (emessi da enti pubblici).

Presso la nostra borsa valori sono negoziabili, come valori mobiliari, i titoli di Stato e titoli garantiti dallo Stato, le obbligazioni, le azioni e i warrants.

I titoli di Stato, titoli garantiti dallo Stato e le obbligazioni sono a reddito fisso (vincolo di credito); le azioni sono a reddito variabile (vincolo di capitale) mentre i warrant sono buoni d'acquisto privi di reddito e i loro portatori possono decidere se sottoscrivere ad un prezzo prestabilito un determinato numero di azioni.

Termine giuridico precedentemente usato per indicare ogni documento (o certificato) direttamente o indirettamente rappresentativo di diritti inerenti società, associazioni, imprese o enti di qualsiasi tipo.

La locuzione valore mobiliare è stato definitivamente sostituito dal TUF (Testo Unico della Finanza) nella locuzione strumento finanziario che comprende anche gli strumenti finanziari derivati.

Valore unitario

Corrisponde a quello che viene attribuito a un bene, sia nella determinazione del suo prezzo di mercato, sia nel calcolo dei costi di produzione.

Value for money

È una locuzione inglese utilizzata per indicare il rapporto della qualità/prezzo che si basa non solo sul prezzo minimo di acquisto (economicità) ma anche sulla massima efficienza ed efficacia dell'acquisto.

In sostanza non bisogna pagare per un bene o un servizio più di quanto giustifichi la sua qualità o disponibilità.

Nel tentativo di fornire uno standard per definire e misurare il rapporto qualità-prezzo, sono state inizialmente introdotte le 4E (economia, efficienza, efficacia ed equità).

Value Proposition

È una locuzione inglese (proposta di valore) utilizzata identificare una dichiarazione di intenti concisa dei vantaggi che un prodotto e/o un servizi offre ai clienti.

Creare una proposta di valore fa parte della strategia aziendale e il suo sviluppo si basa su una revisione ed un'analisi dei costi e dei benefici e del valore che può dare ai suoi clienti, ai suoi potenziali clienti e ad altri gruppi all'interno o all'esterno dell'azienda.

Valuta

Sommariamente viene intesa come moneta in circolazione e/o titoli fiduciari che la rappresentano.

Il suo uso è strettamente legato a biglietti e monete circolanti di altri Stati (valuta estera) oppure a depositi esteri (deposito in valuta).

Il termine può essere usato anche per identificare il giorno esatto in cui viene riconosciuto l'accredito o l'addebito di una somma sul conto del cliente (giorno di valuta).

Lo stesso termine può essere utilizzato in relazione al rischio di cambio (attività finanziarie in valuta) quando un soggetto si espone alle fluttuazioni del cambio tra valute estere guadagnando se si verifica un apprezzamento della valuta che ha comprato.

Il rischio di cambio si determina dalla differenza tra il valore totale delle attività in valuta e quello delle passività (posizione netta in valuta).

Valuta chiave

Una delle principali valute utilizzate come mezzo di pagamento delle transazioni commerciali internazionali, che per questo motivo viene detenuta in proporzione variabile nelle riserve delle Banche centrali.

Sono considerate key currency:

  • il dollaro statunitense (USD);
  • l'euro (EUR);
  • lo yen giapponese (JPY);
  • la sterlina britannica (GBP);
  • il dollaro canadese (CAD);
  • il franco svizzero (CHF);
  • il peso messicano (MXN).

Valuta debole

È una moneta stabile che non fluttua molto e fornisce la base per i tassi di cambio per le transazioni internazionali e tendono a impostare il valore di altre valute.

Costituiscono il valore di riferimento per le transazioni di commercio internazionale e il tasso di cambio per FXM (Foreign eXchange Market) cioè il mercato dei cambi.

Le BCN (Banche Centrali Nazionali) detengono quantità di valute chiave come riserva perché le aiuta a sostenere gli investimenti, completare le transazioni commerciali internazionali e pagare i debiti internazionali ma possono usare queste riserve per influenzare il loro tasso di cambio interno.

Le valute chiave sono:

  • USD (United States dollar);
  • EUR (Unione europea);
  • GBP (Great British Pound);
  • JPY (Japanese Yen);
  • CAD (Canadian Dollar o Dollar Canadien);
  • CHF (Confoederatio Helvetica Franc);
  • MXN (Mexico Nuevo pesos).

Valuta estera

Secondo la definizione del TUV (Testo Unico Valutario) sono considerata come tali le banconote e i biglietti di Stati esteri a corso legale e le divise (mezzi di pagamento in moneta estera). La valuta estera è dunque giuridicamente l’insieme dei mezzo di pagamento avente corso legale in un determinato Paese ed utilizzabile negli scambi internazionali.

Valuta forte

Viene considerata la moneta il cui tasso di cambio nel medio e lungo periodo mantiene una certa stabilità o volge al rialzo.

Una favorevole situazione commerciale e una stabilità politica si rifletto positivamente sull'attivo bilancia dei pagamenti in valuta che incide sulla forza della valuta nei mercati finanziari.

Valuta libera

Secondo la disciplina del TUV (Testo Unico Valutario) può essere ammesso e regolamentata per l'uso negli scambi internazionali per la gestione del rapporto debito e credito tra importatori ed esportatori oltre al fatto che può essere valuta che potendo essere liberamente scambiata con quella di altri Paesi.

Valutazione

È un termine utilizzato per indicare un processo di determinazione composta da parametri che consentono di dare un voto; alla fine del processo viene determinato il coefficiente del valore.

Il processo può essere libero (soggettivo) oppure regolamentato utilizzando i KPI per essere il più possibile neutro (oggettivo).

Questo processo di determinazione può essere applicato a 360 gradi.

Vano accessorio

La locuzione identifica un parametro di classificazione catastale che identifica l'utilizzo di una componente dell'unità immobiliare.

In generale si classificano come tali gli spazi coperti, delimitati da ogni lato da pareti (in muratura, legno o vetro) anche se qualcuna non raggiunge il soffitto (bagni, corridoi, ingressi, cucine quando non hanno il requisito di stanza, eccetera). La parete interrotta da notevole apertura (arco e simili) è considerata come divisorio di due vani, salvo che uno di essi, per le piccole dimensioni, non risulti parte integrante dell’altro.

I vani accessori si dividono in:

  • vani accessori indiretti: tutti quei vani che pur non essendo strettamente necessari alla utilizzazione dei vani principali (vani con utilizzo principale nel contesto dell’unità immobiliare) ne integrano la funzione;
  • vani accessori diretti: locali necessari al servizio e/o al disimpegno dell’abitazione che non hanno caratteristica di vano.

Variabile al tasso d'interesse

È una locuzione utilizzata per indicare quando un tasso d'interesse applicato a prestiti e mutui è soggetto alle oscillazione dei flussi monetari e finanziari (costo del denaro) ,questa variazione si traduce in un aumento dell'importo della rata.

Vedi: Tasso variaible

Variabili latenti

A differenza delle variabili manifeste sono parametri o valori che non possono essere specificamente registrati, dichiarati o altrimenti manifestati perché rappresentano concetti complessi o multidimensionali.

Questa condizione li porta ad essere elementi indefiniti a causa di considerazioni pratiche (variabili nascoste).

Per indicarne la presenza una variabile latente necessita di una variabili manifeste assegnata.

Variabili manifeste

A differenza delle variabili latenti sono parametri o fattori che possono essere misurati e/o osservati direttamente. È l’opposto di una variabile latente, che è un fattore che non può essere osservato direttamente e che necessita di una variabile manifesta assegnata come indicatore per verificare se è presente.

Una variabile manifesta è anche nota come variabile osservabile o variabile misurata.

Varianza del prezzo politico

È una locuzione utilizzata per indicare il cambiamento dei prezzi che lo Stato pratica quando l'interesse pubblico assume particolare rilievo di norma sempre minore al corrispettivo prezzo di mercato.

Lo scostamento si verifica solo se i ricarichi/tassi effettivi sono diversi dai valori calcolati e si misura facendo la differenza tra i due tassi/ricarichi moltiplicati per il rendimento effettivo.

Varianza del volume dei costi fissi generali

È uno strumento contabile che permette di misurare la differenza tra i costi fissi pianificati (budget) e la parte effettivamente addebitata dei costi fissi.

Varianza di efficienza

È un importante strumento dirigenziale per valutare e massimizzare gli sforzi complessivi messi in campo per migliorare l’efficienza analizzando i processi di produzione attraverso i rapporti e il budget (differenza tra i costi effettivi e i costi consentiti).

Questo metodo porta a stabilire aspettative e parametri di riferimento sia per i costi che per la produzione, mentre l’attività di produzione è ancora nella fase di pianificazione prima ancora che inizi il processo di produzione.

Variazione del capitale sociale

È una prassi che avviene attraverso una modifica dell'atto costitutivo e può essere di carattere reale o nominale. L'aumento di capitale reale ha come conseguenza un aumento del patrimonio della società mentre l'aumento di capitale nominale non modifica il patrimonio sociale.

In occasione di modifiche la società emittente comunica alla CONSOB e alla Società di gestione del mercato il nuovo ammontare del capitale, il numero di azioni e le categorie delle stesse in cui questo è suddiviso.

Sono individuabili due principali operazioni che comportano una variazione del capitale sociale:

  • l'aumento (gratuito o a pagamento);
  • la diminuzione (volontaria o per perdita).

Variazione delle scorte

La locuzione indica la differenza tra un dato iniziale e un dato finale in un arco di tempo definito che può essere deciso in modo arbitrale o fatto coincidere con l'anno fiscale.

Per dato intendiamo un valore numero di riferimento ad una quantità materiale o immateriale.

Per il concetto scorte intendiamo tutti investimenti lordi (beni e servizi), al di fuori del capitale fisso, ottenuti nel periodo corrente o in un periodo precedente e detenuti per la vendita, per l’impiego nella produzione o per altri impieghi in un momento successivo.

Riferito ad un contesto logistico è una variazione data dalla differenza tra il valore delle entrate nel magazzino e quello delle uscite.

Variazioni IVA

È un obbligo per i soggetti che intraprendono l’esercizio di un’impresa, arte o professione dare comunicazione all'Agenzia delle Entrate di eventuali variazioni dei dati fiscali precedentemente dichiarati con i modelli AA9/12 (imprese individuali e i lavoratori autonomi) e AA7/10 (soggetti diversi dalle persone fisiche).

Vendita

È un termine utilizzato per indicare l'esistenza (attuale o futura) di un contratto a effetti reali (dal consenso manifestato tra le parti) di prestazioni corrispettive che ha per oggetto il trasferimento (vendita con effetti obbligatori) della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo (art. 1470 e successivi).

Vendita allo scoperto

È una locuzione utilizzata per indicare un'operazione finanziaria che prevede la vendita di titoli non direttamente posseduti dal soggetto venditore (intermediario); rientra nelle operazione finanziarie speculative e non d'investimento fatta con l'intento di ottenere un profitto a seguito di un movimento ribassista in una borsa valori.

Vendita forzata

È una locuzione utilizzata per indicare l'atto esecutorio del processo di pignoramento, svolto da parte dell'Ufficiale della riscossione, che prevede il trasferimento dei beni pignorati per effetto di un esproprio ad eventuali acquirenti con lo scopo di convertire in denaro liquido i beni del debitore e soddisfare i diritti dei creditori e al contempo purgandoli dei pesi e delle ipoteche che gravano sul debitore.

Questo processo si realizza dalla richiesta del creditore al giudice dell’esecuzione (tra il 10° e il 90° giorno dal pignoramento ad eccezione dei beni deteriorabili) che fissa l’udienza per ascoltare le parti che possono fare osservazioni sui tempi e sulle modalità della vendita o dell’assegnazione.

Per l’espropriazione dei beni mobili la vendita può avvenire a mezzo commissionario, mediante trattativa privata, oppure all’incanto (asta), affidandola al cancelliere, all’ufficiale giudiziario o a un istituto all’uopo autorizzato.

Per i beni mobili registrati è possibile delegare le operazioni di vendita all’istituto vendite giudiziarie o a un professionista (notaio, avvocato, commercialista).

Per quel che riguarda i crediti oggetto di espropriazione se scadono oltre i 90 giorni possono essere assegnati o venduti.

Per i beni immobili, la liquidazione del bene avviene con la vendita senza incanto e, se questa non dà esito positivo, si procede con la vendita a incanto.

Vendita immediata

È una locuzione utilizzata per indicare l'emissione di una fattura emessa (consegnata o spedita) al cliente nello stesso giorno in cui viene effettuata la vendita (consegna) o prestazione del servizio (ultimazione dei servizi) in sostituzione della ricevuta fiscale o dello scontrino fiscale (obbligo della certificazione fiscale).

Vendita sottocosto

È una modalità di vendita a scopi promozionali dove il prezzo di vendita finale (cliente) è inferiore al prezzo d'acquisto (fornitore) causando, di fatto, una perdita di fattura giustificata a volte come investimento (prezzo d'ingresso peri nuovi clienti).

Questa pratica è rigidamente vincolata al regolamento del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) per evitare abusi e scorrettezze.

Vedi: Dumping

Vendita sottoprezzo

È una locuzione utilizzata per indicare la vendita con l'applicazione di uno sconto, promozione o saldo; significa che il prezzo esposto è inferiore all’ipotetico prezzo di vendita.

È soggetto a controlli del AGCM (Autorità Garante Concorrenza Mercato) per evitare frodi o scorrettezze.

Venditore

È la persona che effettua una vendita o per conto della quale viene eseguita un'operazione di vendita.

È un termine utilizzato per indicare un soggetto (persona fisica o giuridica) che vende, che trasferisce ad un compratore (persona fisica o giuridica) la proprietà di un bene in un contratto di compravendita.

Venerdì nero

È una locuzione nata tra gli operatori di Borsa per indicare un grave crollo delle quotazioni, con conseguente enorme riduzione del valore dei titoli quotati.

La locuzione nasce in ricordo dei crolli delle quotazioni in borsa avvenute in Inghilterra (1866) e negli Stati Uniti (1869) di venerdì.

Ma in un contesto più generale la traduzione in inglese (Black Friday) viene utilizzata negli Stati Uniti d'America per indicare il venerdì successivo al giorno del ringraziamento (Thanksgiving day) che è considerato l'inizio della stagione delle compere natalizie e dei relativi saldi.

Secondo altre fonti l'origine della locuzione è attribuibile al giorno in cui le annotazioni sui libri contabili dei commercianti che passavano dal colore rosso (perdite) al nero (guadagni) cioè ad indicare il giorno capace di portare in attivo i conti delle aziende commerciali grazie ai grandi guadagni.

Dal 1990 la locuzione a preso a diffondersi a livello globalmente grazie al commercio elettronico e ad oggi è ampiamente usata anche per il commercio tradizionale o fisico.

Venture capital

È una locuzione utilizzata per indicare una forma di investimento di rischio in cui una società finanziaria acquisisce partecipazioni di minoranza in imprese ad alto potenziale di crescita (start up) già costituite o da crearsi (Private Equity) che, in relazione al loro contenuto innovativo, presentano buone prospettive di crescita nel medio termine ma anche un elevato rischio d'investimento.

È una forma di investimento speculativo nel medio periodo (5-10 anni) e termina quando sono stati raggiunti gli obbiettivi di sviluppo prefissati che ha potato all'incremento del sui calore.

La caratteristica peculiare è di realizzare un elevato utile in conto capitale non sempre solo tramite l'apporto di capitale di rischio ma anche con una serie di attività connesse e strumentali alla realizzazione dell'idea imprenditoriale.

Nel caso di insuccesso l’investitore abbandona quando si rende conto che non è più possibile risolvere la situazione di crisi.

Il disinvestimento può avvenire:

  • con la quotazione in Borsa dei titoli della partecipata;
  • con la vendita dei titoli ad un’altra società o investitore istituzionale;
  • con il riacquisto della partecipazione da parte del gruppo imprenditoriale originario;
  • con la vendita a nuovi e vecchi soci.

Verifica

In ambito contabile, economico e fiscale si utilizza questo termine per indicare un'attività di accertamento di determinati fatti o risultati nel loro valore e nelle loro modalità e si conclude, generalmente, mediante la stesura di un verbale di constatazione in cui sono indicate le eventuali violazioni in fase dichiarativa oppure un verbale che certificata la completezza e l'esattezza delle scritture obbligatorie, dei libri sociali e della documentazione (fiscale e non) relativa all'attività del contribuente.

Versamento

In ambito finanziario e contabile è un termine utilizzato per indicare:

  • ogni operazione commerciale consistente nel pagamento per l'acquisto di bene o si un servizio;
  • la disposizione data da una banca a una sua filiale o corrispondente (interna o estera) di pagare una somma a favore di un terzo (commercio dei cambî);
  • pagamento delle imposte dovute mediante i modelli F24 e F23 per via cartacea o telematica.

Vertice del gruppo d'impresa

È una locuzione utilizzata per indicare un soggetto (giuridico o persona fisica) che controlla i soggetti (giuridici) del gruppo e che, a sua volta, non è controllato da nessun’altra soggetto.

Vidimazione

È un termine utilizzato per indicare l’atto di apporre un segno su un documento per attestarne l’autenticità o impedirne alterazioni o, anche, riscontrare e rendere valido un documento per attestare l’adempimento di un obbligo cui è condizionata una particolare concessione.

Vigilanza bancaria

È una locuzione utilizzata per indicare una serie di attività finalizzate al controllo sulle attività delle banche e istituti finanziari per verificare la sana e prudente gestione delle stesse per mantenere la stabilità complessiva, l’efficienza e la competitività del sistema finanziario e bancario cercando di contenere eventuali scenari di crisi causati da una situazione di insolvenza che potrebbe avere effetti distorsivi sul sistema creditizio.

Vigilanza prudenziale

È una locuzione utilizzata per indicare l'applicazione del concetto di prudential supervision introdotto dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria sui requisiti patrimonialiche devono rispettare certo standard di capitale e a certi coefficienti di bilancio può diminuire il rischio e i costi di insolvenza.

In Italia è svolta dalla Banca d’Italia in conformità delle deliberazioni del CICR (Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio) regolamentate nel TUB (Testo Unico Bancario).

La Banca d’Italia emana disposizioni di carattere generale aventi a oggetto:

  • l’adeguatezza patrimoniale;
  • il contenimento del rischio nelle sue diverse configurazioni;
  • le partecipazioni detenibili;
  • l’organizzazione amministrativa e contabile e i controlli interni.

Vincoli di bilancio

Indicata la quantità di beni che un consumatore può acquistare compatibilmente con il suo reddito e può essere espressa attraverso l'equazione Y = (pA x qA) + (pB x qB) dove:

  • Y equivale al reddito;
  • pA equivale al prezzo bene A;
  • pB equivale prezzo bene B;
  • qA equivale quantità acquistabile di A;
  • qB equivale quantità acquistabile di B.

Dalla risoluzione dell'equazione abbiamo sostanzialmente due valori desunti dai due seguenti comportamenti:

  • Ipotesi 1: intero reddito Y destinato all'acquisto di un bene A rinunciando all'acquisto del bene B (qA = X; qB = 0);
  • Ipotesi 2: intero reddito Y destinato all'acquisto di un bene B senza rinunciare all'acquisto del bene A (qB = X; qA = X).

Definendo il valore Y (budget) e attribuendo dei valori a pA, qA, pB e qB è possibile definire una retta (vincolo di bilancio) su un grafico (spazio del consumo) che ha per ascissa e ordinata i rispettivi valori di A e B.

La retta divide in due lo spazio del consumo dove lungo di essa e al di sotto di essa si collocheranno tutti i panieri accessibili per il consumatore e al di sopra i prodotti non accessibili.

Violazioni formali

Sono intese quelle omissioni od errori che non ostacolano l’attività di accertamento e non incidono sulla determinazione o sul pagamento del tributo, per lo Statuto del contribuente non sono sanzionabili.

I contribuenti possono procedere alla regolarizzazione presentando una dichiarazione integrativa per correggere eventuali errori od omissioni formali su un modello conforme a quello originale.

Violazioni sostanziali

Sono intese quelle omissioni od errori che ostacolano l’attività di accertamento e incidono sulla determinazione o sul pagamento del tributo, per lo Statuto del contribuente sono sanzionabili.

I contribuenti possono procedere alla regolarizzazione presentando una dichiarazione integrativa entro i termini stabiliti ed eseguendo il pagamento del tributo o del maggior tributo dovuto, dei relativi interessi (calcolati al tasso legale annuo con maturazione giorno per giorno) e della sanzione ridotta ad un quinto del minimo previsto.

Virt-x

È il mercato elettronico con i maggiori titoli blue-chip (società famose e leader del loro settore quotata in borsa) paneuropei fondato da un accordo tra la Tradepoint Financial Networks di Londra e la Six Swiss Exchange.

La compensazione avviene tramite LCH e SIS x-clear e le operazioni vengono regolate tramite CREST, Euroclear e Sega Inter Settle.

È stato rinominato in SWX Europe e lo scambio degli investimenti è riconosciuto e regolamentato dalla UK Financial Services Authority.

Virtual banking

È una locuzione utilizzato per indicare l'insieme dei prodotti, canali distributivi, modalità produttive e tecniche di marketing che consentono di erogare servizi e di gestire la relazione complessiva con il cliente, senza che questi abbia il contatto fisico con il personale bancario.

Virtual Machine

Un programma software che esegue altri programmi. Questo permette ad un processore fisico, un computer, di avere un comportamento simile indipendentemente dalla macchina. Viene anche chiamato ‘emulatore’.

Vision

È un termine inglese utilizzato per indicare lo scenario immaginario a cui l'attività d'impresa vuole aspirare, nel lungo periodo, in base ai suoi obiettivi (direzione strategica) durante l'esecuzione del suo operato rispettando i suoi valori, ideali e tenendo conto dell’andamento generale del mercato, del contesto economico e sociale.

Vischiosità

È un termine utilizzato per evidenziare una situazione di lento aggiustamento dei prezzi e dei salari, conseguenza del difficile e lento adattamento dei prezzi rispetto alle variazioni delle quantità di domanda e di offerta.

Nel linguaggio economico è uno scenario intermedio rispetto alla fluidità (piena adattabilità della domanda e dell'offerta) e alla rigidità (mancanza di adattabilità totale).

Visto pesante

È un certificato tributario rilasciato da un soggetto incaricato al controllo (certificatore) di aver accertato l'esatta applicazione delle norme tributarie relative al reddito d'impresa ed eseguito gli adempimenti, i controlli e le attività, indicate annualmente con un apposito decreto.

Sono abilitati al rilascio della certificazione tributaria i revisori contabili iscritti agli albi (almeno 5 anni) dei dottori commercialisti, ragionieri e periti commerciali e dei consulenti del lavoro, abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni.

Come per il visto di conformità e l'asseverazione, i certificatori devono preventivamente comunicare tale attività di controllo alla direzione regionale delle Entrate competente e stipulare una polizza assicurativa a copertura dei danni eventualmente provocati.

Possono ottenere la certificazione tutti i contribuenti titolari di reddito di impresa in regime di contabilità ordinaria.

Visto di conformità

Attestazione rilasciata dai CAF (Centri Assistenza Fiscale) o dai professionisti abilitati, a richiesta dei contribuenti, che certifica la conformità dei dati delle dichiarazioni da loro predisposte alla relativa documentazione.

Può essere rilasciato a condizione che le dichiarazioni e le scritture contabili siano state predisposte e tenute dal CAF o dai professionisti abilitati.

Visual merchandising

È l'insieme di tutte quelle operazioni utili a collocare il prodotto all’interno del punto di vendita in linea con le scelte del format (o strategia commerciale) sull'atmosfera (sistema espositivo, l’ambientazione, l’illuminazione, la grafica) per produrre stimoli sensoriali sul prodotto esposto con il fine portare il cliente alla fase di acquisto per aumentare i volumi di vendita.

Vita del cespite

Corrisponde al periodo di tempo in cui un bene durevole (immobilizzazioni) può essere utilizzato dall'impresa.

Nel caso in cui il bene durevole è soggetto ad un piano di ammortamento la sua vita, generalmente, coincide con i suo ammortamento.

La sua determinazione si basa stimando gli anni della sua utilità o che la sua durata si riduca progressivamente nel tempo, quindi, il costo di acquisto viene ripartito tra più esercizi.

Vita economica

È un sinonimo di vita utile e corrisponde al periodo durante il quale un asset ha la capacità di generare profitti.

Vita utile

È un sinonimo di vita economica e corrisponde al periodo durante il quale un asset possa esplicare la propria utilità per l'azienda.

VM

Vedi: Virtual Machine

Volatilità

È un indice espresso in percentuale che permette di misurare la variazione di uno strumento finanziario nel corso del tempo e si calcola dalla differenza dei valori medi.

Volatilità attesa

Vedi: Volatilità implicita

Volatilità dei mercati

È un indicatore della variazione dei prezzi con cui i titoli sono scambiati su un mercato, in base alle fluttuazioni dei titoli che compongono il mercato stesso.

È uno strumento di misurazione dell’incertezza utile per capire l’intensità delle oscillazioni dei prezzi degli asset di un mercato perché considera tutti gli strumenti presenti in un determinato mercato (movimenti al rialzo e al ribasso).

Volatilità implicita

È un indice che misura la volatilità del sottostante attesa dagli operatori ed incorporata nel prezzo delle opzioni.

Volatilità storica

È un indice che misura le variazioni dei prezzi passati di uno strumento finanziario in uno specifico arco di tempo.

Volatility adjustment

È il meccanismo nato per ridurre gli effetti della volatilità dei mercati, ed in particolare quella relativa ai prezzi dei titoli sovrani, sul Solvency Ratio delle imprese di assicurazioni

Voltura catastale

La voltura catastale è una particolare procedura che consente l'aggiornamento dei dati catastali.

Volume

È dato che, se determinato, permette di misurare lo spazio fisico e non occupato. Viene valutato ricorrendo a molte diverse unità di misura in base al contesto in cui si vuole effettuare la sua determinazione.

Volume d'affari

È l'ammontare complessivo delle cessioni di beni (ad esclusione delle cessioni di beni ammortizzabili) e delle prestazioni di servizi effettuate in un anno finanziario, la sua determinazione è valida ai fini IVA (Imposta sul Valore Aggiunto).

Volume della contrattazione

È il valore complessivo degli scambi effettuati in una borsa valori o un singolo titolo nel corso del periodo considerato.

Volume della produzione

È il valore complessivo della quantità di beni e servizi che un'unità produttiva è stata in grado di produrre con le risorse disponibili e, non sempre in condizioni operative normali.

Volume Weight Average Price

È un indicatore che misura il prezzo medio ponderato (prezzo di una unità diviso il totale del numero delle unità) al quale gli scambi di un dato giorno su un dato titolo hanno avuto luogo e si calcola in base ai volumi scambiati all'interno di una giornata di mercato aperto.

Voucher

Corrisponde ad una modalità di retribuzione per lavoro occasionale di tipo accessorio garantito oltre che dalla retribuzione anche dalla copertura previdenziale e da quella assicurativa.

VP

Vedi: Value Proposition

VWAP

Vedi: Volume Weight Average Price