La “fattura di cortesia” o anche chiamato “documento di cortesia” è un documento cartaceo non valido a fini fiscali che il venditore rilascia al cliente come “anteprima” del documento fiscale che il venditore invierà allo SdI.
Verrebbe logico rilasciare la “fattura di cortesia” al momento dell’emissione della “fattura elettronica” ma questa sarebbe la procedura scorretta.
Una volta che viene inoltrata la “fattura elettronica” allo SdI, il sistema la valida, quindi l’accetta, e la inoltra al cliente.
Anche se una fattura è corretta è possibile che lo SdI non sia in grado di consegnarla al destinatario. Ad esempio questi sono alcuni casi di “mancato recapito”:
In questo caso, chi ha emesso la fattura riceverà dallo SdI un esito “MC” (mancata consegna) e avrà il dovere e l’obbligo di informare il suo cliente (ad esempio tramite email) che la fattura è disponibile nel suo “cassetto fiscale” o in “fattura e corrispettivi” e cogliere l’occasione per anticipare il documento di cortesia.
Dato che si tratta di un’anteprima questo documento conterrà:
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